di Monica De Santis
“Stiamo già lavorando per l’edizione del 2023. Il successo ottenuto quest’anno ci ha dato la giusta spinta per guardare con grande ottimismo al futuro e per migliorare ancora e far diventare la Fiera del Crocifisso Ritrovato, uno degli eventi di punta della città di Salerno”. A parlare è Chiara Natella, figlia dell’ideatore ed organizzatore della manifestazione, il compianto professor Peppe Natella. E’ lei, insieme alla sorella Rossella, ad aver preso in mano le redini di ciò che ha creato il padre, ed è sempre lei che sta portando avanti questa manifestazione, che con questa trentesima edizione ha riscosso un consenso di pubblico notevolissimo. “Certo possiamo sempre migliorare – ha raccontato ancora – ma il bilancio è davvero ottimo, superiore anche alle nostre aspettative. Abbiamo ricevuto messaggi da tantissime persone che ci hanno fatto i complimenti per la manifestazione e credo che bastino questi per farci capire davvero che le persone apprezzano quello che abbiamo proposto”. Una bella soddisfazione che in qualche modo risponde anche a chi vi ha voluto fare qualche critica? “Le critiche, quando sono costruttive sono ben accette. Certo sappiamo bene che non si può piacere a tutti e che a qualcuno la nostra manifestazione possa non piacere. Ci sta, fa parte del gioco. Noi continueremo a fare il nostro lavoro, con onestà e con semplicità, cercando, come ho detto prima sempre di migliorare, per il bene della manifestazione e della nostra città”. Il successo di quest’edizione lo si è visto anche dalla presenza di numerose scolaresche che hanno visitato gli stand degli artigiani medievali? “Davvero tante scuole. Dalle primarie alle secondarie, decine e decine di giovani studenti hanno fatto capolino agli stand dei nostri artigiani, hanno giocato con i giochi medievali ricostruiti fedelmente da Salvatore Acconciagioco e da Raffaele Sguazzo. E’ stato così bello vedere l’interesse di questi bambini e ragazzi per la nostra storia e per gli antichi mestieri”. Anche i tanti artisti che sono intervenuti hanno riscosso un grandissimo consenso da parte dei tanti visitatori “Sì, è vero. Gli artisti intervenuti alla fiera hanno tenuto spettacoli in più punti del centro storico, ed ogni volta si fermavano a guardarli e ad applaudirli sempre più persone. In particolare i bambini, non voglio essere ripetitiva, ma sono loro quelli che restano sempre più coinvolti dagli spettacoli, come dalla musica, dai giochi ed anche dagli stand artigianali”. Tra le novità di questa edizione c’è stata la moneta della Fiera che avete regalato ai visitatori? “Così come ai pellegrini medievali veniva rilasciato l’attestato del cammino compiuto e come ancora oggi per chi percorre il Cammino di Santiago de Compostela, i visitatori che hanno computo l’intero percorso della Fiera del Crocifisso Ritrovato, facendosi vidimare una speciale tessera che abbiamo distribuito, hanno ricevuto in omaggio la moneta commemorativa della Fiera, battuta a caldo nella zecca allestita ad hoc negli stand. Successo anche per le degustazioni dei piatti tipici medievali “E qui devo fare un ringraziamento speciale agli studenti, ai docenti e alla dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero Virtuoso di Salerno. Noi abbiamo fornito loro gli ingredienti e loro hanno preparato le pietanze che sono state degustate ed apprezzate da tutti i visitatori”. Dopo due anni di stop dovuti all’emergenza sanitaria, tornare ed avere un successo così grande deve essere stata una bella soddisfazione? “Direi. E’ stata una sfida vinta, che ora ci impone di guardare avanti e di far crescere ancora di più questa manifestazione”. Perchè come ha detto state già lavorando all’edizione del 2023 “Abbiamo già individuato le date. Ora ci riposiamo giusto una settimana e poi inizieremo a pensare all’edizione 2023. Bisogna partire con largo anticipo se vogliamo offrire un evento sempre più bello, sempre più grande e spettacolare”. Un sogno? “Mi piacerebbe poter allargare la fiera anche ad altre strade del centro storico di Salerno. Vedremo se per il prossimo anno sarà fattibile”