di Andrea Pellegrino
L’accordo è ufficiale al 90 per cento: Area Popolare sarà alleata di Stefano Caldoro. Dopo l’annuncio di Salvini, che non presenterà lista in Campania, pare ci sia stata un’accelerata di Angelino Alfano e Nunzia De Girolamo verso l’attuale Governatore. Così, se confermato, Alleanza Popolare rafforzerà la coalizione di centrodestra, a discapito di un paventato accordo con il Pd e quindi con il candidato del centrosinistra Vincenzo De Luca. Al momento sul tavolo resterebbero da chiarire solo alcuni dettagli. Innanzitutto se Alleanza Popolare scenderà in campo con un’unica lista o Ncd ed Udc saranno “separati in casa” per agevolare il maggior numero di candidature al Consiglio regionale. E non solo, l’Alleanza Popolare dovrebbe cedere alcuni posti anche alla formazione politica di Enzo Rivellini, nonché a parte dell’Udeur di Clemente Mastella. Ma l’ex leader di Ceppaloni a sua volta dovrebbe essere in carico alla “quota Gioacchino Alfano”, attuale coordinatore regionale di Ncd che avrebbe visto di buon occhio l’intesa con il Partito democratico. Una linea, quella di Gioacchino Alfano, bocciata nelle ultime ore dal leader nazionale di Ncd nonché da una sempre più agguerrita Nunzia De Girolamo, pronta anche allo strappo con Matteo Renzi a livello centrale. Ma qui è un’altra partita che con molta probabilità non si chiuderà prima della prossima settimana, quando si dovrà nominare il ministro in quota Ncd.
SPERANO MASTELLA E SICA
In Campania, invece, sancita la linea si dovrà ora passare alla composizione delle liste. Gioacchino Alfano avrebbe già calato tre assi che fanno già discutere. Il primo è Ernesto Sica, il sindaco di Pontecagnano Faiano, che avrebbe non pochi problemi a correre a destra, ed in particolare all’interno della coalizione a guida Caldoro. Su di lui ci sarebbe il veto dello stesso Governatore in carica, colpito dall’ormai noto falso dossier, architettato tra gli altri dallo stesso primo cittadino picentino; il secondo è Clemente Mastella che avrebbe quasi del tutto abbandonato l’ipotesi di concorrere con una lista civica autonoma, stile vecchio Udeur, chiedendo dunque asilo ai “moderati”. Mastella, in particolare, dovrebbe “piazzare” la moglie Sandra (consigliere regionale uscente) e qualche nome salernitano. In tal senso circolano quelli di Luigi Nocera e Pasquale Citro (responsabile della ditta che gestisce la pubblica illuminazione a Napoli). Ma non si esclude che su Napoli possa scendere in campo direttamente l’ex guardasigilli, tornando così alle origini politiche. Terzo nome sarebbe quello di Paolo Romano, ex presidente del Consiglio regionale, coinvolto da una bufera giudiziaria nel bel mezzo delle scorse elezioni europee. Ma nonostante tutto Romano sarebbe pronto a ritornare in aula, candidandosi nel collegio di Caserta. Sempre se confermato l’accordo con Caldoro, a Salerno si potrebbe consumare lo strappo interno all’Udc con l’attuale segretario provinciale già in viaggio verso Vincenzo De Luca. Pare che Cobellis si sia già garantito due posti all’interno delle liste civiche dell’ex sindaco di Salerno, nonché un posto in giunta nel Comune capoluogo nel caso in cui si dovesse rimodulare (causa quote rosa) l’esecutivo ora retto da Enzo Napoli. Tra le papabili c’è sicuramente Paky Memoli, già in odore di candidatura, pronta ad entrare a pieno titolo nella squadra di governo cittadina. Quanto, invece, ai possibili candidati al Consiglio regionale restano in campo, Pasquale D’Acunzi, Lello Ciccone e Giovanni Baldi. IL
NODO MINISTERO
Dopo Pasqua, Angelino Alfano dovrà calare anche il nome del prossimo ministro degli affari regionali. Nome che, secondo le direttive, dovrebbe rispondere alle quote rosa. Escluso dunque Gaetano Quagliariello in pole ci sarebbero Doriana Bianchi e la campana Erminia Mazzoni.