Quando il fianco sinistro dello schieramento musulmano vacillò, si poté affermare che la Battaglia stava volgendo in favore dell’esercito crociato, forte di 700 cavalieri e 3.000 fanti. Era la mattina del 28 giugno 1119. Location dello scontro: il Passo di Sarmada(nell’odierna Siria), una valle boscosa dove il reggente del Principato di Antiochia, Ruggero di Salerno, giorni prima s’era accampato con la sua armata. Su una delle monete coniate sotto il suo governo, si legge “Signore, aiuta Ruggero tuo servo”(pic1 fonteTimelineauctions), e in effetti il Signore aveva aiutato Ruggero in altre 2 vittoriose e grandi battaglie nel 1114 e 1115. Quel giorno del 1119 però anche la vista del Signore a un certo punto si ritrovò forse offuscata, le sorti della Battaglia infatti mutarono, un vento da nord si sollevò soffiando polvere in faccia ai cavalieri e fanti di Ruggero, confondendoli, facendoli arretrare, mentre al contempo dovevano schivare i fendenti dei Musulmani; poco dopo le forze crociate si ritrovarono accerchiate, il nostro Ruggero sarà colpito in volto da una spada nemica, morirà ai piedi della grande Croce gemmata che usava come suo stendardo. A mezzogiorno la Battaglia, fatale per i Cristiani, era finita. Dei Crociati che non morirono in combattimento, una parte fu giustiziata, un’altra parte, circa 200 tra cui 2 cavalieri, fu imprigionata. La Battaglia, una delle più famose della Storia, fu un tale massacro che verrà tramandata come Battaglia dell’Ager Sanguinis, ossia del Campo di Sangue(pic2 fonteWikipedia). Ruggero di Salerno era figlio di Riccardo di Salerno, che fu uno dei protagonisti della Prima Crociata(1096-1099) e sarà poi reggente della Contea di Edessa; una curiosità è che un esemplare del Sigillo di Riccardo dove lui è rappresentato a cavallo(pic3 fonteAncientArt), fu venduto ad un’asta, un paio di anni fa, per ben 1300 Dollari. Il Principato di Antiochia e la Contea di Edessa erano 2 importanti Stati mediorientali(pic4 fonteWikipedia), tra loro confinanti, governati da Crociati già alla fine dell’XI secolo, e nel corso della loro Storia governati quindi anche da Salernitani! Oggi a Salerno sicuramente non esiste nulla che sia dedicato a Riccardo, e perciò si richiama l’attenzione del Comune per rimediare a questa colpa; mentre riguardo a Ruggero, è difficile per i poveri mortali capire se via Ruggiero da Salerno, al rione Case Arse, sia una strada che ricordi lui o un omonimo maestro della Scuola Medica Salernitana o qualcun altro; per evitare dubbi ed equivoci, sarebbe un’intelligente scelta, da parte del Comune, quella di scrivere sulla cartellonistica stradale, sotto il nome del personaggio, la sua “professione“; un’informazione più puntuale sarebbe anche un contributo per avvicinare un po’ di più i cittadini alla conoscenza della Storia della propria città, che è una Storia gloriosa, una Storia di cui andare orgogliosi. Massimo La Rocca
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