di Marco De Martino
Fabrizio Castori fa il pieno di complimenti dopo la bella vittoria ottenuta dalla Salernitana ai danni del Frosinone grazie ad una magia di Emanuele Cicerelli: “Sono contento perché abbiamo vinto grazie al gruppo. Quelli che stavano in panchina sono entrati benissimo e l’hanno cambiata, ma le gare vanno combattute dall’inizio –spiega Castori- magari chi entra e trova la giocata giusta può risolverla ma prima chi è in campo deve dare battaglia per mantenerla in equilibrio. Il contributo è stato importante da parte di tutti, anche all’inizio quando abbiamo saputo soffrire lottare e correre rintuzzando un Frosinone forse più fresco. Abbiamo cambiato assetto trovando le misure, alzando il ritmo e trovando una vittoria importante”. L’uomo copertina è, come detto, Emanuele Cicerelli, un elemento di grande qualità spesso però tenuto fuori da Castori. Il tecnico spiega che la scelta di lasciarlo fuori non è per una motivazione tecnica ma tattica e soprattutto strategica: “Cicerelli e Kupisz sono esterni da 4-4-2, Cicerelli –sottolinea il trainer- è più offensivo ed il 3-5-2 è più penalizzante per lui. Non sempre chi va in campo è migliore di chi va in panchina, c’è chi ha caratteristiche per incidere a partita in corso, come appunto Emanuele, mettendo in risalto le proprie caratteristiche come è successo stasera decidendo l’incontro. Sa spaccare la partita e va sfruttato per quello che sa fare, io non ho dubbi sul suo valore”. La Salernitana ieri sera è stata camaleontica, cambiando tre moduli nel giro di novanta minuti: “L’atteggiamento ed i concetti applicati dalla squadra sono importanti, non i moduli. Magari lo schema avvantaggia alcuni giocatori, un altro può favorirne altri ma i principi di gioco devono essere sempre gli stessi. Abbiamo vinto una partita interpretandola in diversi modi e non era facile anche perché si giocava contro una squadra molto forte. A Lecce –ricorda il tecnico- abbiamo affrontato una squadra forte soffrendo nell’ultima parte del primo tempo, ma se fossimo riusciti a finire in parità all’intervallo sarei intervenuto per cambiare le cose con dei correttivi, ma purtroppo non ne ho avuto il tempo”. In vista di Chiavari la coperta di fa corta a causa di infortuni e squalifiche: “Coulibaly ha avuto un infortunio brutto, speriamo di recuperarlo rapidamente ma a Chiavari non ci sarà così come Jaroszynski e Anderson che saranno squalificati. Non voglio però che si vada in gestione, prima o poi le ammonizioni si prendono per cui non farò calcoli scegliendo sempre la migliore formazione possibile. Non so se recupereremo Gondo, Aya e Durmisi, però chi andrà in campo –sottolinea Castori- ricalcherà lo spirito di questa squadra. Kiyine? Sofian ha fatto una buona gara si sta calando nella nostra mentalità di squadra, soprattutto sotto il profilo dell’atteggiamento. C’è bisogno di lui come di tutti gli altri della rosa soprattutto in una fase decisiva come questa”. Una fase decisiva che vedrà la Salernitana tra le protagoniste ma senza la passione della propria tifoseria a sostegno: “Il calcio senza tifosi è insipido, la Salernitana per loro rappresenta la città e dispiace -dice Castori- non avere accanto a noi il loro calore soprattutto in un momento bello come questo, sarebbe stato molto bello condividerla con loro”. La promozione diretta o attraverso i play off è obiettivo dichiarato della società granata che ha anche fissato un premio: “Se la società vuole riconoscere un premio ai ragazzi nel caso si raggiungesse un obiettivo così importante e soprattutto duro da raggiungere –sottolinea Castori- credo sia giusto farlo. Noi sfavoriti? A me non interessa se non ci annoverano ancora nel lotto delle favorite, credo che a parlare per noi sono i numeri. Il Lecce è quella che sta meglio, ha fatto sei vittorie di fila, ma anche noi siamo in una condizione ottimale. Come ho sempre detto –conclude Castori- ce la giocheremo fino alla fine”.