di Arturo Calabrese
«Il micronido di Castellabate rischia la chiusura: cosa ha fatto e cosa farà il Comune per scongiurare questa ennesima ferita per il territorio?». Si può così riassumere la richiesta che il gruppo di minoranza “Castellabate al centro” formula all’amministrazione guidata dal sindaco Marco Rizzo. Domenico Di Luccia e Catina Tortora hanno presentato un’interrogazione urgente con risposta scritta al primo cittadino per avere delucidazione su questa vicenda. «Il Piano di Zona S/8 ha pubblicato sull’albo pretorio un avviso pubblico per la selezione di utenti del servizio micronido nell’ambito territoriale di riferimento per l’anno scolastico imminente. Nell’avviso – spiegano i consiglieri Di Luccia e Tortora – si chiarisce che sono operativi ben sei strutture simili nei comuni di Agropoli, Ascea, Casal velino, Moio della Civitella, Novi Velia e Vallo della Lucania e che essi sono finanziate con Fondi di Sistema Integrato di Educazione e di Integrazione dal fondo regionale relativo e dagli utenti». E qui il problema: «A differenza di quanto avveniva per gli scorsi anni, come da ultimo avviso del 10 agosto 2021, il micronido di Castellabate resta escluso dal succitato avviso pubblico per la selezione di utenti. Il mancato inserimento del micronido nell’avviso pubblico – aggiungono – pregiudica la fruizione di un servizio di fondamentale importanza per tanti genitori di Castellabate e comuni limitrofi che lavorano. Tale servizio, riservato a bambini di età compresa tra i dodici e i trentasei mesi, diviene fondamentale in uno dei territori dell’ambito S/8 più estesi demograficamente parlando. Nel comune di Castellabate – si legge nell’interrogazione – non presenti strutture o servizi simili di natura pubblica, quindi ad un costo agevolato per le famiglie». Il gruppo politico a questo punto formula un preciso ragionamento: «L’amministrazione di Castellabate ha il dovere di realizzare tutte le azioni possibili per garantire la fruizione di questo importante servizio soprattutto per i meno abbienti». Al termine del doveroso preambolo, Domenico Di Luccia e Catina Tortora espongono l’interrogazione vera e propria: «Quali sono le azioni messe in campo nei confronti del Piano di Zona S/8 per scongiurare la definitiva chiusura o soppressione del micronido? Con la speranza che si voglia intraprendere una seria politica di difesa dei cittadini e di una serena vivibilità a Castellabate – concludono – l’occasione è gradita per porgere distinti saluti». Una richiesta alla quale Rizzo e i suoi dovranno rispondere con urgenza o in ogni caso dovranno far sì che venga scongiurata tale ipotesi. Il gruppo “Castellabate al Centro” si conferma osservatore della situazione e continua a rispettare il ruolo datogli dagli elettori nello scorso mese di ottobre. A giugno, tra le tante mozioni presentate, c’era stata la richiesta di intervento per la questione legata alle case di comunità, particolari strutture che avrebbero garantito l’assistenza sanitaria a cittadini e turisti nei mesi estivi. Ancora, Di Luccia e Tortora hanno, insieme agli altri due consiglieri di minoranza Luisa Maiuri e Costabile Nicoletti, aspramente criticato le dichiarazioni della maggioranza secondo le quali l’amministrazione precedente, nella quale Di Luccia e Maiuri erano assessori, avrebbe lasciato soltanto debiti senza alcun tipo di copertura finanziaria o progettazione particolare. Il dibattito politico a Castellabate, dunque, è sempre acceso e non conosce pausa.