E’ durato circa un’ora e mezza il comitato per l’ordine e la sicureza pubblica ieri mattina. Al fianco della sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese e del prefetto di Salerno, Francesco Russo anche Fabrizio Curcio, l’ingegnere coordinatore della cabina di regia nazionale istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri per l’emergenza “Terra dei Fuochi”. Impegnati i Vigili del Fuoco, Carabinieri e Guardia di Finanza. Al momento si esclude la presenza dell’Esercito, come volevano i vertici dell’Asi, nella città capofila della Piana del Sele visto che i controlli ci sono da parte delle forze di polizia e stanno dando i loro frutti. «L’intensificazione dei controlli, il monitoraggio dei siti e delle imprese dimostreranno che lo Stato in questa partita c’è e non molla di un centimetro», felice la sindaca. Ieri si è dato il via ad un “tavolo permanente sulla crisi” con l’obiettivo di monitorare e coordinare tutte le attività ispettive sui siti che trattano rifiuti sul territorio battipagliese, ma più in generale nella Piana del Sele. Dunque, i controlli sul territorio saranno intensificati dalle forze dell’ordine in collaborazione con gli uffici tecnici comunali e dalla polizia locale. Sempre nella direzione dei maggiori controlli, la Giunta Francese su impulso dell’assessore allo sviluppo urbano Davide Bruno e della collega delegata all’ambiente Carolina Vicinanza, ha approvato un piano integrato di controlli, sulle attività insediate nel territorio comunale. L’obiettivo è quello di rendere concrete azioni di polizia in coordinamento con gli enti preposti per le diverse competenze, come l’Arpac, Vigili del Fuoco e gli ispettori dell’Azienda sanitaria locale. «Un piano speciale mai attuato nella storia di Battipaglia – ricorda il primo cittadino – dalle ispezione ambientale a quelle edilizie, dai controlli sulle nuove norme antincendio alle autorizzazioni ambientali e al nulla osta dell’Asi ove necessario. Che sia chiaro a tutti: noi non faremo sconti a nessuno perché sulla pelle dei battipagliesi non si deve scherzare». Importante è dunque il coordinamento e l’azione incisiva di tutti, come ricorda l’ingegnere Curcio che fa sponda al prefetto che: «Non vi fossilizzate solo sull’Esercito». «Sulle indagini non entriamo – dice Curcio – c’è già una magistratura di prim’ordine, ci interessa quello che accade sul territorio in modo da portare un modello nazionale e qui c’è la voglia di cooperare».
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