di Erika Noschese
Il sistema Cilento scuote e indebolisce anche la Regione Campania. Per Vincenzo De Luca nuovi problemi all’orizzonte e stavolta no, non potrà invocare la presunzione di innocenza a lui tanto cara. O meglio, potrebbe farlo ma resta sempre in una posizione scomoda. Ad essere bersaglio della Procura è uno dei suoi uomini di fiducia: il presidente della commissione Infrastrutture e Trasporti Luca Cascone. Per il consigliere regionale, infatti, scatta l’accusa di associazione per delinquere e nel frattempo si indaga anche su cellulari e pc in suo possesso. I sostituti procuratori hanno chiarito che il ruolo ricoperto dall’ex assessore del Comune di Salerno non gli permetteva di gestire modi e tempi degli appalti, ma era solo di rappresentanza a tavoli tecnici e riunioni. Nel mese di ottobre, la Guardia di Finanza aveva effettuato una perquisizione negli uffici del consigliere regionale, ma oggi sembra aggravarsi anche la sua posizione, essendo iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di associazione per delinquere. A poche ore dal provvedimento della Procura arriva la decisione: Cascone ha rimesso nelle mani del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca la delega alle infrastrutture della mobilità. «Nella giornata di ieri (martedì per chi legge, ndr) il mio avvocato ha ricevuto una nuova notifica, un’accusa aggiuntiva a quelle già ricevute, questa sicuramente più brutta ed infamante; continuo ad avere massima fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti perché credo profondamente negli uomini e nel ruolo delle Istituzioni cardini del nostro Stato», ha dichiarato attraverso i canali social il consigliere regionale Luca Cascone. «Aspetto fiducioso che facciano serenamente il loro lavoro, con la certezza di non aver fatto nulla di quello che mi viene contestato. In un romanzo si citava il famoso proverbio “male non fare, paura non avere”, che è un mantra che – in queste ore – bussa insistente nella mia testa, per ricordarmi sempre le coordinate etiche con cui ho affrontato sempre il mio ruolo pubblico ed il mondo circostante; ma purtroppo non è questo il caso: comincio ad avere paura, per me, per la mia famiglia, per le mie figlie perché quello che mi sta accadendo è a dir poco surreale». Nel post social, Cascone non nasconde la sua preoccupazione per le sorti di questa vicenda giudiziaria che lo vedrebbe coinvolto negli appalti di almeno tre gare a Capaccio Paestum: «Le mie più grandi preoccupazioni sono per loro: i miei affetti; non saprei come spiegare loro perché sia giusto che il padre sta attraversando una tragedia per aver provato a lavorare per il bene della comunità», ha aggiunto il consigliere regionale. «Nella giornata di oggi (ieri per chi legge, ndr) ho rimesso al Presidente De Luca, informandolo sui fatti, la delega alle infrastrutture della mobilità, perché le attuali condizioni non mi consentono più di svolgere serenamente il mio lavoro». Dunque, la palla passa ora al governatore che dovrà nominare un nuovo presidente di commissione o tenere per sé le deleghe affidate a Cascone.