Tablet donati al carcere Caputo di Salerno e destinati all’area colloqui della casa circondariale perche’ possa crearsi, attraverso le videochiamate, un ponte di comunicazione tra i detenuti e le loro famiglie durante la pandemia. Sono dieci in tutto i dispositivi elettronici che entrano nell’istituto salernitano con l’obiettivo di evitare che la sospensione delle relazioni a causa del Covid possa tradursi in un senso di abbandono. Il progetto si chiama ‘Una call per raccontare’, ideato dall’associazione Avantgarde Sport Aps e realizzato anche grazie al contributo della fondazione Carisal e del Rotary Club Salerno Picentia.
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