Capaccio. Caramante candidato a sindaco. L'intervista - Le Cronache Provincia
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Capaccio. Caramante candidato a sindaco. L’intervista

Capaccio. Caramante candidato a sindaco. L’intervista

Carmine Caramante ci riprova. Dopo la sconfitta della scorsa tornata elettorale che lo ha visto escluso dal consiglio comunale, il giornalista capaccese scende nuovamente in campo. La candidatura di Caramante nasce da ben due progetti falliti: la coalizione di opposizione unita che avrebbe dovuto scegliere il candidato alla carica di primo cittadino con le primarie e il pieno sostegno alla candidata sindaca Simona Corradino. Dunque, prima l’annuncio del sostegno, poi il passo indietro e la decisione di scendere in campo in prima persona con il sostegno di Fratelli d’Italia e altre tre liste civiche: Primavera, Libertà è Partecipazione, Niente Paura.

Caramante, lei ha ufficializzato la sua candidatura alla carica di sindaco. Perché questa scelta?

“La scelta non è stata solo mia, ma soprattutto di chi ha visto in me la persona giusta per guidare una coalizione”.

Inizialmente, aveva annunciato il sostegno alla candidata Simona Corradino, poi il passo indietro. Cosa è successo?

“C’è stata mancanza di inclusività. La politica non è un club di golf, non vi devono essere restrizioni all’accesso se non quelle previste per legge”.

Capaccio Paestum vive una fase di commissariamento dopo l’inchiesta della Procura di Salerno che ha portato all’arresto del sindaco Franco Alfieri…

“Una situazione gravissima anche sul piano dell’immagine. La comunità è molto scossa”.

Qual è la sua idea di Capaccio Paestum e quali i punti principali del suo programma elettorale?

“Avere un Comune dal volto umano, proteso verso i cittadini. Capaccio Paestum deve rinascere, oggi è una città ferita ma ha tutte le carte in regola per tornare grande. Il nostro programma è semplice: risanare il Bilancio senza però bloccare l’economia cittadina, occorre agire attraverso il concetto di spesa di qualità, ovvero evitare gli sprechi che hanno indebitato l’ente negli ultimi anni”.

Incassa il sostegno di FdI, il primo partito a livello nazionale…

“Ne sono onorato e farò di tutto per essere all’altezza della fiducia che è stata riposta in me dai vertici del partito”.

Capaccio Paestum fa parte di molti enti sovracomunali: confermerà ciò o pensa di uscire da alcuni di essi come, ad esempio, l’Unione?

“Capaccio Paestum non ha alcuna cosa in comune con l’Unione Alto Cilento, che è una trovata di Alfieri per coltivare interessi politici espansionistici. Usciremo dall’Unione perché produce solo debiti e nessun vantaggio per Capaccio Paestum”. Intanto, nei giorni scorsi l’apertura delle sede elettorale in via Italia ’61 e a prendere parte all’apertura il Senatore Antonio Iannone, il consigliere regionale, presidente della Commissione Trasparenza e Controllo, Nunzio Carpentieri, il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Giuseppe Fabbricatore e il commissario cittadino del partito, Claudio Pignataro che ha dato inizio agli interventi.