di Erika Noschese
“La città non si può fermare per colpa di cinque facinorosi”. Amareggiato e mortificato, il presidente di Salerno Pulita, Vincenzo Bennet commenta quanto accaduto ieri mattina presso la sede di Salerno Pulita, messa a soqquadro da alcuni facilitatori che quasi pretendevano l’assunzione presso la società partecipata, in qualità di interinali e dunque a sostituzione dei dipendenti in ferie. “Sono assolutamente dispiaciuto per quanto accaduto, noi di Salerno Pulita siamo stati chiari fin dall’inizio su questo punto: non avevano alcun diritto nei nostri confronti, sono stati assunti attraverso associazioni di volontariato alle quali abbiamo corrisposto un rimborso spese – ha chiarito il presidente Bennet – Loro dovevano adempiere al compito loro assegnato per quanto riguarda il nuovo piano di raccolta differenziata”. Gli interinali, invece, dovevano sopperire alla mancanza che inevitabilmente si viene a creare nel periodo estivo con almeno cinquanta persone in meno. “Si tratta di lavoratori di somministrazione, non possono essere considerati a pieno titolo dipendenti di Salerno Pulita – ha poi detto il presidente – Io lo dico sempre: in passato forse questa società ha operato in esubero di personale ma siamo passati da 510 a 438 lavoratori circa e ovviamente, in queste condizioni, le ferie pesano e va colmata la carenza di personale per garantire gli stessi servizi”. Bennet si dice fortemente rammaricato per l’accaduto ma, nonostante la dedizione che nutre verso i lavoratori “non possiamo aspettare, il mio compito è tentare di garantire il decoro di questa città, una buona raccolta e soprattutto la qualità dello spazzamento su cui abbiamo tante criticità – ha detto ancora – Mi dispiace per questo dramma del lavoro ma io devo garantire il servizio, dobbiamo andare avanti”. I facilitatori, allo stato attuale, sono 60, a fronte di 26 interinali che dovrebbero essere assunti: “vorremmo andare incontro alle esigenze dei lavoratori ma qualsiasi criterio si penserebbe di adottare risulterebbe sbagliato e di conseguenza dobbiamo andare avanti come mi impone il mio ruolo per garantire il servizio ma ciò non toglie il dispiacere verso situazioni drammatiche”. Il presidente Bennet ha già avanzato proposta di assunzione ma la società è in attesa di risposte da parte del Comune per il controllo analogo. “Non facciamo il bene di Salerno Pulita e non si fa il bene della città se ogni qualvolta c’è bisogno di risorse umane non si va avanti per colpa di qualcuno che rimane scontento, dobbiamo garantire il servizio”. Il lavoro dei facilitatori, dopo quanto accaduto, è stato sospeso ma la scadenza era in programma tra dieci giorni. Ora, la società ipotizza di usare i propri dipendenti o qualche società privata. “Ci abbiamo provato ma, evidentemente, il meccanismo del volontariato – che funziona in tante altre città – a Salerno non ha funzionato”, ha detto ancora Bennet che ribadisce la difficoltà vissuta ieri mattina ma si dice pronto ad andare avanti per il bene della città e per risolvere le tante problematiche ancora oggi esistenti, soprattutto per lo spazzamento.