Con 185 radiazioni emesse direttamente dal Pra (Pubblico Registro Automobilistico), la Provincia di Salerno risulta al quinto posto della speciale classifica nazionale; dato davvero poco gratificante in quanto presuppone un losco e poco chiaro giro di affari. Clamorosamente, in vetta alla graduatoria, troviamo la tranquilla e spesso poco reclamizzata Isernia con ben 1675 cancellazioni forzose, quindi Milano (1515), Roma (476), quindi Caserta (353). Alle spalle di Salerno troviamo Ravenna, Novara e infine Benevento. Che significato occorre attribuire a questa procedura messa in pratica così diffusamente anche nella provincia di Salerno? Semplice, nel territorio salernitano – così come indicato dalla speciale classifica – abbondano le cosiddette “auto fantasma”, auto intestate fittiziamente a “teste di legno” quasi sempre utilizzate per mettere a segno furti, rapine ma anche per alimentare il mercato nero, la vendita a soggetti che non hanno i requisiti per poter acquistare. Le organizzazioni criminali, che nella maggior parte dei casi gestiscono il mercato, individuano i soggetti fra i disoccupati cronici, pensionati ottantenni, pregiudicati, detenuti o insospettabili che si offrono pure in Rete e a questi intestano fittiziamente le autovetture poi utilizzate per “fini” diversi dalla semplice circolazione. Il fenomeno cresce a vista d’occhio: nell’ultimo semestre l’Aci, su tutto il territorio nazionale, ha segnalato 22.087 codici fiscali di persone e che possiedono 412.500 veicoli e su disposizione delle forze di polizia sono stati radiati 5.886 mezzi. La procedura, in questi casi, è abbastanza semplice. Quando vengono individuate le targhe dei prestanome, solitamente in occasioni di semplici controlli o contravvenzioni, si chiede al PRA di emettere un blocco anagrafico che di fatto neutralizza la vettura, rendendo impossibile qualsiasi passaggio, un sistema che dal febbraio del 2018 ha portato al sequestro di 15.500 mezzi intestati a “sole” 112 persone. Diretta ed immediata conseguenza del fenomeno, in preoccupante ascesa, è quello che interessa direttamente le compagnie assicurative. Si stima, infatti, che in Italia circolino 2,8 milioni veicoli senza copertura e dentro ci sono anche le auto “fantasma”. In caso di incidente grave, a pagare il risarcimento è il fondo di garanzia per le vittime della strada, che viene alimentato da coloro che saldano regolarmente le polizze. Nel 2010 la legge120 ha inserito nel Codice della strada l’articolo che vieta immatricolazioni e iscrizioni al Pra qualora « risultino situazioni di intestazione simulate o che pregiudichino l’accertamento del responsabile civile della circolazione di un veicolo». Stabilite anche le sanzioni che vanno da 527 a 2.108 euro fino alla radiazione del mezzo, strumento che trova sempre maggiore applicazione in virtù della larga diffusione del fenomeno.
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