Una sentenza che dà speranze e nuove opportunità a chi pur lavorando è andato in difficoltà economica. La emessa il Tribunale di Potenza permettendo ad un ex imprenditore edile di cancellare circa 600.000 euro di debiti. Una battaglia legale portata a termine con successo dal Dott. NICOLA FERRAIOLI, esperto in crisi d’impresa e procedure di sovraindebitamento, nonché founder della società debito cancellato.it che dimostra come la liquidazione controllata possa portare, nel rispetto della legge, all’esdebitazione totale, anche in presenza di debiti molto consistenti. La storia riguarda un ex imprenditore nel settore dell’edilizia, titolare in passato di una ditta individuale, ottemperando in piena regolarità sia gli obblighi fiscali che i pagamenti dei costi di gestione. Purtroppo la crisi che ha colpito il settore edilizio, aggravata dalla pandemia ha messo nell’angolo l’imprenditore. Debiti bancari e con l’agenzia delle entrate, come emerso dal procedimento, ammontanti a circa 600mila euro. Dopo la cessazione dell’attività imprenditoriale, l’uomo è riuscito a ricollocarsi come lavoratore dipendente a tempo indeterminato, con un reddito mensile era di circa 1.900 euro netti. Una situazione apparentemente stabile, ma totalmente incompatibile con un debito di quasi 600.000 euro, rendendo impossibile qualsiasi piano di rientro ordinario. La società ha studiato la situazione e si è puntato sulla liquidazione controllata, essendoci tutti i presupposti. L’uomo ha dato la sua disponibilità a contribuire nei limiti delle proprie possibilità al risanamento del debito, pur nella necessità di tutelare il sostentamento del proprio nucleo familiare Con sentenza del 13 dicembre 2025, il Tribunale di Potenza ha dichiarato aperta la procedura di liquidazione controllata. Il debitore dovrà versare 530 euro al mese per 36 mesi , una cifra calcolata in modo al reddito disponibile. Durante l’intero periodo della procedura: tutte le azioni esecutive sono sospese, i creditori non possono avviare né proseguire pignoramenti e infine il debitore non può essere aggredito in alcun modo. Trascorsi i 36 mesi dall’apertura della procedura, il debitore potrà ottenere l’esdebitazione, cioè la cancellazione definitiva dei debiti residui. In questo caso, parliamo di una liberazione da circa 598.000 euro di debiti. Questa storia dimostra che: i debiti fiscali non sono una condanna a vita, anche chi ha uno stipendio “normale” può accedere agli strumenti di legge. L’importante è informarsi. Tutto si può sistemare.





