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Campania, terra di gioco

Campania, terra di gioco

di Erika Noschese

Salerno è stata nuovamente il palcoscenico dell’evento “In Nome della Legalità”, promosso da Codere Italia, un’iniziativa itinerante che mira a fare luce sul complesso tema del gioco legale e sul suo impatto sul territorio italiano. Il Salone dei Marmi di Palazzo Città ha ospitato l’incontro, patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune e dall’Asl di Salerno, evidenziando l’importanza che le istituzioni locali attribuiscono a questa discussione. Riccardo Pedrizzi, giornalista, scrittore e Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato (2001-2006), ha moderato l’evento, indirizzando il confronto verso l’analisi delle ricadute del gioco legale e delle prospettive di sviluppo del settore, soprattutto in vista del riordino previsto. L’evento ha preso il via con la presentazione di dati che delineano il panorama nazionale del settore. Secondo un’analisi di Unioncamere e InfoCamere, nel primo trimestre del 2025 si contano 8.289 imprese registrate alla Camera di Commercio per il settore dei giochi e scommesse, lotterie e case da gioco. Questo dato fornisce una dimensione dell’importanza economica del settore a livello nazionale. Tuttavia, l’attenzione si è presto spostata sulle specificità territoriali, con un focus particolare sulla Campania. La regione si posiziona come la seconda in Italia per numero di sale scommesse e altri luoghi con offerte di gioco, immediatamente dopo la Lombardia. I numeri parlano chiaro: in Campania si contano 615 sale specializzate (come sale bingo, agenzie di scommesse, sale slot e VLT). Questo dato, fornito dall’ultimo rapporto di EGP-Fipe, l’Associazione italiana esercenti giochi pubblici, evidenzia la concentrazione del settore nella regione, superata solo dai 652 esercizi presenti in Lombardia e seguita dal Lazio con 418. Ma il quadro è ancora più ampio se si considerano anche i locali pubblici con offerta di giochi come attività secondaria, i cosiddetti esercizi generalisti come bar e tabaccherie. Anche in questa categoria, la Campania si colloca al secondo posto in Italia con 3.026 punti vendita, rappresentando quasi il 10% del totale nazionale. Anche in questo caso, la Lombardia è in testa con 5.161 locali, pari a circa il 17% del totale. Un ulteriore primato della Campania emerge dai dati relativi ai pubblici esercizi con attività di rivendita di ricariche per i giochi a distanza (PVR), dove la regione detiene il 19,7% del totale nazionale. Di fronte a questi numeri, Aniello Baselice, Presidente dell’Osservatorio sul Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) Campania, ha sottolineato l’importanza di un programma di interventi ad ampio spettro per contrastare il gioco illecito e promuovere la legalità. L’Osservatorio, ha spiegato Baselice, intende promuovere un approfondimento delle situazioni di illegalità nel settore, con una forte collaborazione tra enti locali, magistratura e forze dell’ordine, e sviluppare un approccio intersettoriale che coinvolga diversi ambiti come educazione, sanità e politiche sociali. Il tema del Disturbo da Gioco d’Azzardo, o ludopatia, è stato un punto centrale del dibattito. Antonietta Grandinetti, Direttore Dipartimento Dipendenze Asl Salerno, ha evidenziato l’importanza di favorire l’accesso precoce alle cure per coloro che sviluppano comportamenti additivi. In questo contesto, i dati relativi alla Provincia di Salerno destano particolare attenzione: nel 2024 si è registrato un aumento del 3,6% delle Utenze GAP rispetto all’anno precedente. I dati del Dipartimento Dipendenze Asl Salerno mostrano un trend in crescita, con le Utenze GAP passate da 739 nel 2020 a 1.134 nel 2024. Il riordino del settore del gioco pubblico è un altro tema cruciale, come sottolineato da Domenico Faggiani, Componente dell’Osservatorio Gioco d’Azzardo Patologico Reg. Lazio. Faggiani ha auspicato un maggiore coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali nel processo di riforma, al fine di pervenire a un testo unico che regoli il settore in modo organico. La lotta all’illegalità nel settore del gioco è una priorità, come evidenziato dai periodici rapporti della Commissione parlamentare antimafia. Il Magg. Marco Garofalo, Comandante del Gruppo Tutela Finanza Pubblica presso il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Guardia di Finanza di Salerno, ha illustrato l’approccio multidisciplinare adottato dalla Guardia di Finanza per intercettare le condotte illecite, che spaziano dal controllo economico del territorio alle indagini di polizia giudiziaria, dalle funzioni di polizia valutaria al contrasto all’evasione fiscale. Garofalo ha inoltre sottolineato i rischi connessi al settore, come il riciclaggio, la manomissione dei congegni di gioco e la diffusione di punti di raccolta “misti”. I dati aggiornati di ADM – Agenzia Dogane e Monopoli, presentati da Elisabetta Poso, Direttrice Ufficio Apparecchi da Intrattenimento, forniscono un quadro dell’andamento del settore in Campania e a Salerno. Nel 2024 si registra un segno positivo nel volume del giocato, sia sul canale fisico che su quello a distanza, con una crescita più significativa in quest’ultimo. In Campania, il canale fisico ha generato 7.503 milioni di euro nel 2024 rispetto ai 7.323 milioni del 2023, mentre il canale a distanza è passato da 11.901 milioni di euro nel 2023 a 13.077 milioni nel 2024. A Salerno, il canale fisico ha registrato 1.478,1 milioni di euro nel 2024 (contro i 1.453,3 milioni del 2023) e il canale a distanza 2.562,8 milioni di euro (rispetto ai 2.282,4 milioni del 2023). Poso ha evidenziato il ruolo della regolamentazione del gioco pubblico nel contrasto all’illegalità e nella tutela dei giocatori. L’assessore Pier Paolo Baretta, già sottosegretario del MEF con delega ai giochi, ha sottolineato in un video messaggio l’importanza di tutelare il gioco legale dal rischio di infiltrazioni dell’illegalità, evidenziando come il problema non sia il gioco in sé, ma la sua deriva patologica. Marco Zega, Direttore Affari Istituzionali e Sviluppo Business Codere Italia, ha concluso sottolineando la delicatezza della fase attuale per il settore e la necessità di un confronto tra tutti gli attori coinvolti per trovare soluzioni adeguate, basate su un approccio laico e sulla collaborazione. L’evento ha messo in luce anche l’importanza dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità per il futuro del settore. Codere Italia, ad esempio, sta investendo nella digitalizzazione per ottimizzare i processi e ridurre l’uso della carta. La manifestazione “In Nome della Legalità” a Salerno ha rappresentato un importante momento di confronto sul gioco legale, con un focus particolare sulle dinamiche territoriali della Campania e di Salerno. I dati presentati, le testimonianze degli esperti e le riflessioni sul futuro del settore hanno contribuito a delineare un quadro complesso e articolato, che richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire un gioco legale, sicuro e responsabile.