di Pina Ferro
Avevavo dato vita a due gruppi ben distinti che spesso si scambiavano i debitori. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno, Mariella Albarano, ha rinviato a giudizio Francesco Laccadia, Giancarlo Busillo, Vito D’Ambrosio alias “o sciere”, Umberto Gallo. Marcello Magliano, Agostino Mastrolia, Gennaro Mastrolia, Giovanni Ricciardi, Luisa Zunica, Vincenzo Di Guida. Tutti gli imputati il prossimo 29 marzo compariranno dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del Tribiunale di Salerno per l’inizio del processo. Fu, nel 2015 un blitz dei carabinieri del Ros a mettere la parola fine al giro di usura posto in piedi dai gruppi nella zona di Campagma e la Piana. I reati ascritti alle persone che furono raggiunte da misura cautelare furono aggravati dal metodo mafioso. Gli interessi sulle somme prestate andavano dal 10 al 20% mensili e innescavano un vortice da cui alcuni sono usciti solamente a seguito della cessione dei propri fondi agricoli. Non mancarono episodi di violenza per chi non rispettava le scadenze come testimoniano le intercettazioni effettuate all’epoca dei fatti. «Con questa mano qua lo diedi, Angelo… boom! Gli diedi un cazzottone in faccia, gli spaccai il setto nasale… Apro lo sportello, lo acchiappo per i capelli che me lo volevo tirare a terra. Lo volevo scannare». All’udienza preliminare, erano presenti i legali Fiorenzo Pierro e Fabio Lanza, in rappresentanza delle vittime di usura e l’avvocato Luigia di Mauro per l’associazione antiusura antiracket “Emergenza Legalità” che si sono costituiti parte civile nel procedimento penale.