“In Campania sta succedendo una cosa da Terzo Mondo. Viene candidato Roberto Fico, che ha zero esperienza amministrativa. Fico incassa l’appoggio di Vincenzo De Luca che l’ha sempre apsramente criticato. E in cambio De Luca ottiene per suo figlio la segretria regionale del partito del quale ha sempre attaccato la segreteria nazionale. Aggiungo che Elly Schlein era stata eletta segretaria al grido di ‘basta cacicchi’. E’ una cosa accettabile? E’ una cosa che puo’ ottenere il consenso degli elettori liberi? Io credo li lasci attoniti”. lo dice il leader di Azione, Carlo Calenda, in una intervista al Corriere della Sera. “Piuttosto che conribuire a consegnare la Campania a Fico mi taglio una mano. Non posso sostenere chi vuole chiudere il termovalorizzatore di Acerra che ha risolto in parte il problema dei rifiuti”, aggiunge Calenda. In Puglia, invece, calenda sostiene “senza difficolta’” Antonio Decaro, “ma li’ e’ decaro che non assicura la sua disponbilita’ perche’ il governatore uscente Michele Emiliano pretende di candidarsi in Consiglio Regionale per ‘garantire’ i suoi. Ma chi e’, l’imperatore di Brindisi? Un feudatario? Sono logiche indecorose”. Infine la Calabria, dove Calenda dice che non appoggera’ mai chi, come Pasquale Tridico “ha inventato il reddito di cittadinanza”. Per il leader di Azione “c’e’ un appiattimento di Schlein su Conte. Gli concede tutto. Ho fatto nascere Azione contor la saldatura Pd-M5s. non potrei certo cambiare orientamento ora che Schlein ne segue l’agenda piegandosi sempre ai diktat di Conte”.





