Italia Nostra si è costituita ad adiuvandum nel procedimento amministrativo proposto dall’Andreozzi Costruzioni contro il no della Soprintendenza alla realizzazione di box interrati in Piazza Cavour a Salerno e che sarà in discussione domani al Tar di Salerno. L’associazione ambientalista che insieme ai Figli delle chiancarelle ha chiesto l’annullamento di tutti gli atti, dal bando iniziale fino all’ultima conferenza dei servizi, sosterrà praticamente la tesi dell’Andreozzi Costruzioni. Naturalmente con un altro obiettivo: quello di annullare praticamente tutto e non solo l’ultimo parere espresso dalla Soprintendenza di Salerno, rappresentata durante l’ultima conferenza dei servizi a Palazzo di Città dall’architetto Villani. Secondo l’avvocato Gaetano D’Emma che assiste l’associazione “Italia Nostra” in questa vicenda, la «sospensione dell’efficacia del parere espresso dalla Soprintendenza annullerebbe di fatto tutto». Insomma non sarebbe possibile tornare alla prima decisione dell’organo Soprintendizio, ossia quando Gennaro Miccio espresse il suo giudizio positivo all’opera che si doveva realizzare nel cuore del lungomare cittadino e fortemente voluta dall’amministrazione comunale del sindaco De Luca. «In quella zona – spiega l’avvocato D’Emma – c’è un vincolo richiamato dalla stessa Soprintendenza nel secondo parere. Ne consegue che non è possibile realizzare quel tipo di opera». Tra l’altro, sempre per il legale dell’associazione, «la seconda conferenza di servizi sarebbe comunque non valida». Ripercorrendo la vicenda, infatti, l’ultima riunione (quella del no della Soprintendenza per intenderci), è successiva comunque all’aggiudica dell’intervento, andato appunto all’Andreozzi Costruzioni. «Insomma è come se si volesse sanare un vizio dopo che l’appalto è stato già aggiudicato», prosegue D’Emma che ribadisce: «Ciò non è possibile a nostro avviso. Accertato il vincolo andava rifatto tutto». In pratica si sarebbe dovuto procedere con un nuovo bando ed avviare nuovamente l’intera procedura. «Cosa che non è stata fatta dall’amministrazione comunale. Ed è in tal senso che saremo ad adiuvandum nel procedimento istruito innanzi al Tar Salerno. Riteniamo che comunque il parere espresso dalla Soprintendenza sia alquanto debole. Per questo abbiamo chiesto, non solo che vengano espresse motivazioni più concrete ed articolate ma che si annulli completamente l’intero procedimento che riguarda la realizzazione dei box interrati in Piazza Cavour». Domani parola al Tar.
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