Le Universiadi dello scorso luglio finicono sotto la lente della Procura di Napoli. Nel mirino il delfino di De Luca, Fulvio Bonavitacola e l’imprenditore Rocco Chechile proprietario del Grand Hotel Salerno.Nel tentativo di fare chiarezza sulla gestione dell’evento, sui rapporti che si sono creati tra pubblico e privato, tra esponenti dello staff regionale e imprenditori in campo nella grande opera di ricezione e di ospitalità offerta durante la manifestazione, gli inquirenti indagano sul vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, e sull’imprenditore alberghiero, Rocco Chechile, amministratore unico della Immobiliare Panoramica srl, proprietario del Grand Hotel Salerno di lungomare Tafuri. La struttura, infatti, ospitò quasi mille persone tra atleti e allenatori nel corso della kermesse sportiva in programma dal 2 al 14 luglio scorsi in tutta la Regione. Entrambi risultano indagati in un’inchiesta relativa all’ospitalità degli atleti. L’accusa è di corruzione su alcuni atti amministrativi e affidamenti che hanno riguardato l’olimpiade universitaria.L’ipotesi investigativa sarebbe che l’hotel sia stato scelto tra i luoghi di accoglienza di atleti e staff delle Universiadi in virtù di un “rapporto privilegiato” tra Bonavitacola e Chechile, a sua volta indagato per corruzione. Altri capitoli dell’inchiesta sulle Universiadi aperta dai pm Henry John Woodcock e Francesco Raffaele riguardano la scelta di ospitare parte degli atleti a bordo di due navi da crociera ormeggiate nel porto di Napoli per l’intera durata della manifestazione, e il servizio di trasporto di atleti, membri delle delegazioni e altre persone accreditate gestito con taxi, vetture a noleggio e minivan tra i villaggi degli atleti e le sedi di gara.Gli investigatori hanno acquisito, oltre ad alcune ricevute di pagamento intestate a una familiare del vicepresidente della Regione, anche le liste dei nominativi dei clienti alloggiati nell’albergo inviate (come previsto dalla legge) alla questura di Salerno in alcuni giorni di giugno e luglio scorso per verificare se, in i p o t e s i , Bonavitacola sia stato ospitato senza che venisse poi data com unicazione della sua presenza. Eppure Bonavitacola respinge tutte le accuse e afferma: «La struttura commissariale si e’ avvalsa di accordi quadro, affidati dalla Consip ad agenzie specializzate del settore». E aggiunge: «L’agenzia aggiudicataria della Consip ha individuato con proprie procedure le strutture alberghiere più’ idonee ad ospitare gli atleti, d’intesa con il comitato organizzaStore dei Giochi. Smentisco in modo categorico alcun nesso fra rapporti personali con il gestore della struttura alberghiera e la scelta di ospitare presso tale struttura gli atleti delle Universiadi. Esprimo» ha aggiunto il vice del governatore Vincenzo De Luca «piena fiducia negli organi inquirenti, convinto che si potra’ accertare in tempi anche rapidi la mia assoluta estraneita’ a qualsiasi condotta illecita».
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