Prova di forza di Enrico Bisogno all’apertura della campagna elettorale, ieri al comitato di via Matteotti, a pochi passi dalla casa comunale. Il candidato sindaco fermato temporaneamente dalla Mandamentale e rimesso in gioco dal Tar, ha parlato concretamente agli elettori. Non sono mancate stoccate agli avversari e a chi si “professa di Nocera Superiore ma vive nell’altra Nocera”. “Con una settimana di ritardo, ma ci siamo. – ha esordito Enrico Bisogno – È stata una settimana che non augurerei a nessuno, una settimana di angosce, frustrazioni di paure ed anche di pianti. Ma stamattina è il momento di gioire, stamattina tutti insieme dobbiamo gioire, perché Nocera Superiore ha bisogno di noi”. Soddisfazione per la presenza fisica di candidati e fan all’apertura della campagna elettorale in via Matteotti. Una risposta agli slogan, per il candidato sindaco, “una prima, vera, grande unica risposta ad una vuota campagna mediatica messa in scena da qualcuno”. L’avvocato Enrico Bisogno ha ringraziato il sindaco uscente Giovanni Maria Cuofano per essere stato indicato quale prosieguo dell’amministrazione in carica, e di voler assolvere al completamento del programma elettorale e amministrativo iniziato dieci anni fa. “Per me i candidati non sono 80, ma restano 96, lo voglio sottolineare. – ha affermato il candidato sindaco dinanzi al comitato elettorale – Che mi accompagneranno in questa avventura. Ho una responsabilità verso i candidati e verso tutti i cittadini di Nocera Superiore che meritano una competizione sana e democratica. Perché dovrà essere il popolo a decidere chi deve governare questa città. La nostra visione di città non è quella di spot scopiazzati da un programma di intelligenza artificiale, ma quella che abbiamo dato negli anni a Nocera Superiore. Cambiamento riconosciuto anche da un candidato sindaco l’altro giorno”. Bisogno, nel suo discorso a braccio (accompagnato solo da qualche appunto) ha puntato molto sull’identità di Nocera Superiore, in particolare sulla necessità di unire il tipico frazionamento, attraverso un nucleo nuovo e cioè la Casa delle arti e dei talenti in via di costruzione di fianco al municipio. Insieme al parco urbano, andrebbe a costituire un volano per il nuovo centro della città, tale che tutte le frazioni possano indentificarsi con una sola Nocera Superiore. Un sindacato della continuità con Cuofano, ma anche di rinnovamento. “Abbiamo persone di centro, destra e sinistra. – ha spiegato il legale – Questo perché hanno riconosciuto in me quel progetto per migliorare la nostra Nocera Superiore”. L’avvocato Bisogno ha anche respinto alcune dicerie: “La mia abitazione da qui è un poco più avanti ed il mio studio professionale lo stesso. Vivo questa città da circa trent’anni. Forse sono più cittadino io di Nocera Superiore rispetto a qualcuno che professandosi nativo di questa città preferisce vivere altrove ed essere cittadino di un’altra Nocera. Il mio cognome – ha poi aggiunto in chiusura – è poco conosciuto perché non legato a logiche familistiche – imprenditoriali, questo è vero, ma io di questo sono fiero. Per governare una città ci vuole esperienza ed un minimo di competenze. E la squadra che mi sta accompagnando ha competenza, capacità, ed ha esperienza amministrativa. Nocera Superiore ha bisogno di noi: avanti Nocera Superiore”. C’è tempo fino a oggi per presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar di Salerno che, nel pomeriggio di venerdi’, ha riammesso nella competizione elettorale di Nocera Superiore il candidato Enrico Bisogno con 5 liste della sua coalizione, oltre a riammettere la lista di Noi Moderati a sostegno di Gaetano Montalbano. Giuseppe Colamonaco
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