Bilancio di previsione, l’ira di De Luca: convocata la giunta. E il sindaco Napoli - Le Cronache Ultimora
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Bilancio di previsione, l’ira di De Luca: convocata la giunta. E il sindaco Napoli

Bilancio di previsione, l’ira di De Luca: convocata la giunta. E il sindaco Napoli

di Erika Noschese

Da un lato, un sindaco in evidente difficoltà, imbarazzato dall’altro il governatore Vincenzo De Luca che, incavolato come poche altre volte, scende direttamente in campo. E alla fine, come sempre, ci pensa il presidente della Regione Campania a provare a risolvere un problema, l’ennesimo, che mette questa amministrazione di fronte alla incapacità di gestire la cosa pubblica. Dopo la denuncia del consigliere Roberto Celano, gli uffici tecnici si sono attivati ed è stato confermato il timore dell’esponente di Forza Italia che parla di un disavanzo di otto milioni di euro e settimana prossima si dovrà tornare in consiglio comunale. Di fatti, questo pomeriggio alle ore 17 presso la stanza del sindaco è convocata la riunione dei capigruppo per “la trattazione degli argomenti da sottoporre alla prossima seduta del consiglio”. Ma se il primo cittadino prova a liquidare il tutto, con evidente imbarazzato chiaramente, parlando di «errore materiale» Vincenzo De Luca non lascia spazio a dubbi e immaginazioni e ieri pomeriggio presso l’hotel Mediterranea di Salerno ha convocato gli assessori, lo stesso primo cittadino con il capostaff Enzo Luciano, il direttore generale Matteo Picardi e il presidente del Consiglio Angelo Caramanno. Tutti sotto accusa, nessuno escluso. Stando a quanto riferito, infatti, De Luca avrebbe tirato fuori il meglio di sé accusando il sindaco e il suo staff. Sotto accusa, chiaramente, anche Francesca Tommasino, dirigente del settore Bilancio. Per lei sembra essere già pronto il trasferimento presso gli altri uffici ma, chiaramente, non può passare sotto banco il silenzio dell’assessore Eva Avossa che sembra aver adottato la linea del “non commento”, dimostrando ancora una volta tutta la sua incapacità sul un tema così delicato. De Luca, dal canto suo, ha provato a chiedere maggiore sostegno verso un sindaco che, ancora oggi, non riesce ad imporsi sulla sua squadra, come conferma poi la presenza del governatore in città. L’ira della maggioranza “Abbiamo fatto una figura di merda”: questa la frase pronunciata più e più volte ieri mattina al terzo piano di Palazzo di Città. Il più incavolato il consigliere Horace Di Carlo che ora intende andare fino in fondo e chiede ai responsabili di questo pasticcio di assumersi le proprie responsabilità. Tutti concordi sul non ruolo dell’assessore Avossa, molti chiedono le sue dimissioni e quelle del presidente del consiglio Fabio Polverino, entrambi – a detta della maggioranza – responsabili. “Abbiamo approvato un bilancio non vero, come si chiama? Bilancio falso, ecco come si chiama”, ha detto ancora un esponente della maggioranza Napoli. La debole giustificazione del primo cittadino «Parrebbe che ci sia stato un errore materiale da parte degli uffici. Il bilancio comunque si sostiene al netto di questa imperfezione che, qualora fosse riscontrata definitivamente, verrà corretta», si è limitato a dire Vincenzo Napoli a margine della conferenza stampa. L’ira di Celano «Noi lo avevamo denunciato, lo avevamo detto in Consiglio comunale evidenziando l’errore di questa discrasia: la nota integrativa riportava un disavanzo tecnico 33 milioni, il bilancio invece copriva un disavanzo di 25 milioni e bquesti 8 milioni sanciscono uno squilibrio che è evidente nel bilancio appena approvato», ha dichiarato il consigliere di opposizione Roberto Celano. «Non so come potranno riparare a questo errore tecnico, se presenteranno una variazione di bilancio a brevissimo o se si riporteranno il bilancio alla riapprovazione del consiglio comunale fatto sta che è evidente la incapacità; dopo quello che era accaduto per il conto consuntivo, sempre noi avevamo evidenziato poi riconosciuto dalla revisione dei Conti degli errori di accertamento dei residui e quindi nel risultato di amministrazione, oggi c’è questo ulteriore errore che è sintomatico delle difficoltà che ha l’ente per far quadrare i conti e purtroppo noi dobbiamo far fronte agli errori del passato, le spese incresciose, agli sprechi che sono stati perpetrati per pagare il consenso per tanti anni dalle amministrazioni precedenti a questa che continua questa amministrazione a pagare e a sostenere – ha aggiunto – Noi siamo seriamente preoccupati del destino della nostra città, quindi combatteremo e cercheremo di fare una operazione di verità: i cittadini devono sapere che stanno pagando tasse esagerate, sono tartassati da aliquote che sono al di sopra del massimo possibile applicato nelle altre città d’Italia perché oggi pagano la incapacità amministrativa di 30 anni di giunte progressiste».