di Erika Noschese
Botta e risposta tra i consiglieri d’opposizione e il sindaco Vincenzo Napoli. Al centro della querelle l’approvazione del bilancio consolidato dopo il ricorso al Tar presentato dai consiglieri Roberto Celano, Dante Santoro, Corrado Naddeo, Donato Pessolano, Claudia Pecorato, Michele Sarno, Catello Lambiase, Elisabetta Barone e Domenico Ventura. I consiglieri d’opposizione, uniti, ad eccezione di Antonio Cammarota, attraverso l’avvocato Gherardo Marenghi, hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale, dopo l’approvazione del consolidato – avvenuto durante il primo consiglio comunale dello scorso 24 novembre, contestando la violazione e falsa applicazione dell’articolo 48 relativo al regolamento delle adunanze consiliari; la mancata urgenza e il mancato passaggio in commissione, oltre all’approvazione avvenuta durante il consiglio di insediamento. “In dispregio della normativa vigente l’approvazione del bilancio consolidato del Comune di Salerno non è stata preceduta dal preventivo, ineludibile esame da parte delle commissioni, così limitando lo ius ad officium dei rappresentanti della minoranza”, si legge nel ricorso al Tar che sarà discusso il prossimo 12 gennaio 2022, evidenziando che non è stata motivato né dimostrato il carattere d’urgenza. “C’è l’abitudine, in questo ente, di calpestare norme, regole e leggi e anche la dignità del consesso civico, considerato come un inutile corollario da chi gestisce a proprio piacimento e nell’esclusivo interesse del sistema più che della città. Noi abbiamo ricorso al Tar perché non è pensabile far approvare, nella seduta di insediamento, un bilancio consolidato da parte di consiglieri comunali appena eletti e che non sanno di cosa si tratta; avrebbero dovuto votare un atto senza averne conoscenza, senza un passaggio in commissione altrimenti doveva esserci la conclamata urgenza ma in questo caso non esiste motivo di urgenza: ci sono Comuni, in Italia, di recente andati al voto che non lo hanno ancora approvato mentre altri lo hanno fatto nei termini, entro il 30 settembre – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano – La loro unica urgenza era nominare lo staff del sindaco e di remunerarlo. Noi non ci stiamo, difenderemo le prerogative di tutti i consiglieri comunali, anche quelli di maggioranza che non possono parlare e si limitano ad alzare la mano in modo incosciente ma soprattutto i diritti dei consiglieri di minoranza. Ho scritto alla Corte dei Conti perché ci sono tanti punti non chiari: il bilancio consolidato che abbiamo approvato è la somma delle partecipate e del consuntivo di Salerno, un atto che si comprende poco, dal momento che nell’atto deliberativo di consiglio è stato modificato quello che era scritto in giunta, soprattutto per quanto riguarda i residui la cui tabella è stata modificata ma non è avvenuto lo stesso per le altre tabelle collegate all’eliminazione dei residui stessi: se io ho un debito, devono risultare i pagamenti altrimenti non si capisce come è stato eliminato il debito”. Proprio il forzista, nei giorni scorsi, ha scritto alla Corte dei Conti per evidenziare una serie di irregolarità che sarebbero state riscontrate nel bilancio. “Noi abbiamo la sensazione che questo ente sia già in dissesto”, ha aggiunto Celano, anticipando che presto sarà presentata anche un’interrogazione parlamentare. Ha ribadito l’unità dell’opposizione contro il sistema, il consigliere di Prima Salerno, Dante Santoro: “Questo ricorso segna una necessità della città, quella di un cambio di rotta verso chi rappresenta il popolo perché il consiglio comunale, nelle città normali, detta la linea e rappresenta la collettività invece in questa città questo ci ha creato assuefazione, andiamo avanti con delibere di giunta senza confronto con chi rappresenta la comunità. Ben venga questo ricorso, siamo contenti che le autorità competenti si stiano interessando a queste questioni”. Non si fa attendere la replica del sindaco Napoli che parla di tutela della collettività: “In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi da alcuni consiglieri di opposizione, l’amministrazione comunale conferma la correttezza delle procedure seguite nella convocazione degli organi collegiali – ha infatti dichiarato il primo cittadino – L’approvazione del bilancio consolidato con la procedura d’urgenza si è resa necessaria per tutelare gli interessi della collettività, in quanto ha consentito lo sblocco dei trasferimenti erariali indispensabili per procedere a pagamenti di varia natura, tra i quali le tredicesime dei dipendenti e i pagamenti ad aziende e fornitori, e per assicurare gli equilibri finanziari dell’Ente”.