La quinta edizione della Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno è giunta al suo momento più alto con il conferimento dei premi per le varie sezioni della manifestazione. La cerimonia si è tenuta questo sabato 28 ottobre, con centinaia di artisti e cultori dell’arte che hanno affollato Palazzo Fruscione. Il maestro e curatore della Biennale Giuseppe Gorga ha consegnato i premi agli artisti vincitori.
Un’invasione artistica. Proprio il curatore della Biennale Giuseppe Gorga ha mostrato tutta la sua soddisfazione introducendo la premiazione: “abbiamo invaso Salerno. Dall’amministrazione mi hanno ringraziato e anche il delegato alla Cultura, Ermanno Guerra, è tornato a visitare la Biennale dopo l’inaugurazione”, e aggiunge: “Il livello è alto: c’è stata una forte selezione”. Il presidente di giuria, l’argentino Luis Gramet, ha voluto rimarcare che “non solo i vincitori ottengono visibilità, ma tutti i partecipanti se ne beneficiano. Sono molto contento”. Importante il commento di Jorge Londoño, presidente della fondazione Expolatina, con cui promuove l’arte latinoamericana all’estero. “Come Expolatina crediamo che le convenzioni che permettono di stringere la relazione tra due Paesi siano fondamentali – riferendosi ai prossimi accordi da stipulare tra BACS e Colombia -. Noi veniamo dall’America Latina, un posto con un grande patrimonio, arte e cultura. Tutti i Paesi latinoamericani che oggi guardano alla Biennale – dal Guatemala, alla Colombia, Nicaragua, Honduras, Argentina, Ecuador e altri -, accoglieranno a braccia aperte gli artisti provenienti dall’Europa. Le relazioni che stiamo creando permettono di rendere più solida la cultura dell’arte e della pace”.
Le voci degli artisti. La vincitrice della sezione scultura, María de los Ángeles, si è commossa affermando quanto il processo creativo e il lavoro artistico sia lungo, complesso, pieno di difficoltà. Ma che, anche nei momenti più duri, ci si dice di “alzare le braccia di fronte alle difficoltà” e completare l’opera. “Questa è la seconda volta che sono qui. Mi porto dietro un’esperienza fortissima,di grande crescita personale” afferma la alfarera (ceramista) cilena. “Noi artisti abbiamo la responsabilità di costruire un mondo migliore” afferma l’artista campana Laura Bruno. “Il nostro è un linguaggio universale. Qui molti parlano spagnolo ma oggi ci capiamo tutti attraverso il linguaggio dell’arte. Mi sento orgogliosa di far parte di questa fetta di umanità così bella, dove c’è tutto il mondo”. Echi del passato. L’artista honduregno Jaime Vallardo Chávez (conosciuto anche come l’artista delle monete mondiali), che ha ricevuto un attestato di merito, ha voluto sottolineare la qualità, l’alto livello della Biennale oragnizzata da Giuseppe Gorga. “È un orgoglio essere qui, dove ci sono le mie radici” spiega. E come lui, tanti altri artisti si sono presentati alla più importante kermesse artistica del Comune di Salerno con la voglia di scoprire una terra con cui c’è più di un legame di sangue. Una kermesse che avvicina Salerno al resto del mondo e ravviva il turismo di qualità. Nonostante manchi ancora qualche giorno alla fine dell’evento (l’ultimo giorno utile per visitare la BACS sarà il 5 novembre), i numeri parlano già di migliaia di visitatori e centinaia di artisti che hanno sostato per un periodo decisamente più lungo rispetto al turista medio. Si parla, infatti, anche di 14-15 giorni passati in città, spesso con alta disponibilità economica. Un evento su cui lo stesso Comune di Salerno e Regione Campania potrebbero decidere di investire, come volano attrattore di turismo di qualità e proveniente da aree ancora poco toccate dalla comunicazione turistica locale.
Tutti i vincitori della quinta edizione della Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno
Sezione figurativa: Doreen Caliendo, Annalisa Cerio, Sara Pistilli (ex aequo Maria Luisa Sabato); Sezione astratta: Berta María Marenco Gutiérrez, Valeria Nuzzo, Luz Matos; Scultura: María de los Ángeles Pérez Cotapos, Tere Munoz de Cote, Fabio Ricchetti; Sezione neuroscienze delle arti: Jesús Villareal, Jessica Mejía Mejía, Kenneth Marín; Sezione ecosostenibile: Sarterre, Paolo Valerio, Ana Leonor Roca; Fotografia: Angelo Masone, Shakar Galajian, Antonia Di Nardo; Installazioni: Roxana Esposito/Helena Daneri, Giuseppe Ragosta, Francesco Martini; Sezione design: Flavio Borrelli, Franco Scalese Urciuoli, Francesca D’Elia; Sezione nuove tecnologie dell’arte: Antonio Pace, Ilenia Benedet; Sezione surrealista: Pasquale Mastrogiacomo, Alberto Argüelo Gúzman, Ilenia Vertullo (ex aequo con Jung Chi-Chang). Premio della critica “Angelo Calabrese” a Yurisel Hidalgo; Premio “ambiente e clima” a Leo Erazzo; Premio “Anna Rita Gorga” Nicola Pellegrino; Premio “Luciana Marciano” a Giuseppe Argenziano. Infine, il Premio “Città di Salerno” va a Onésimo Ávila Lara.