Bicchielli: Una vittoria del rispetto verso i tifosi - Le Cronache Cronaca
Cronaca Salernitana

Bicchielli: Una vittoria del rispetto verso i tifosi

Bicchielli: Una vittoria del rispetto verso i tifosi

«È ufficiale: dal prossimo 2 novembre sarà revocato il divieto di trasferta per i tifosi della Salernitana Una decisione importante, che riporta giustizia e normalità a una tifoseria esemplare». Lo annuncia, «con soddisfazione», Pino Bicchielli, deputato di Forza Italia, che – come riferisce una nota – «in questi mesi ha mantenuto una costante interlocuzione con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiedendo con determinazione la revisione del provvedimento di sospensione, valido per tre mesi». «Ringrazio il ministro Piantedosi per la sensibilità istituzionale e per aver accolto la mia richiesta – dichiara Bicchielli -. I tifosi della Salernitana meritano rispetto e libertà: seguono la squadra con passione, correttezza e senso di appartenenza. Il loro comportamento è stato impeccabile e oggi viene riconosciuto con un atto di fiducia e di responsabilità. Dal 2 novembre, finalmente, sì alle trasferte. La squadra e la società potranno contare di nuovo su quel calore e quell’affetto che fanno della tifoseria granata una delle più autentiche e generose d’Italia». Onorevole Bicchielli, il Ministero dell’Interno ha appena revocato il divieto di trasferta per i tifosi della Salernitana. Un risultato che porta anche la sua firma. Come è andata? «Negli ultimi mesi ho seguito la vicenda con grande attenzione, perché ritenevo profondamente ingiusto penalizzare un’intera tifoseria per episodi che non le appartengono. Ho avuto diversi confronti con il ministro Piantedosi, ai quali ho rappresentato la correttezza e la passione dei tifosi granata, chiedendo una revisione del provvedimento. È stato un lavoro di dialogo costante, fondato su dati e comportamenti concreti: la tifoseria della Salernitana ha sempre dimostrato senso di responsabilità e rispetto, dentro e fuori dallo stadio. Oggi questa fiducia viene finalmente riconosciuta». Cosa significa concretamente la revoca del divieto? «Dal prossimo 2 novembre i tifosi potranno tornare a seguire la Salernitana anche in trasferta. È una notizia importante non solo dal punto di vista sportivo, ma anche simbolico. Restituisce libertà e dignità a una tifoseria che rappresenta un patrimonio della città e dell’intero territorio salernitano. Il calcio, quando vissuto con passione e rispetto, è un fenomeno sociale positivo, e la presenza dei tifosi in trasferta è parte integrante dello spettacolo e dell’identità di una squadra». Lei ha più volte parlato di “ingiustizia”. Perché? «Perché un divieto generalizzato non colpisce chi commette errori, ma chi si comporta correttamente. E la stragrande maggioranza dei tifosi granata ha sempre mantenuto comportamenti esemplari. È giusto sanzionare i singoli che si rendono responsabili di episodi gravi, ma non è giusto privare migliaia di persone del diritto di seguire la propria squadra. In questo caso il divieto di trasferta era una misura sproporzionata, che rischiava di alimentare tensioni invece di prevenirle. Ho ritenuto doveroso intervenire, e il Ministero ha dimostrato sensibilità e disponibilità all’ascolto». C’è stato un dialogo costante con il ministro Piantedosi. Che tipo di confronto avete avuto? «Un confronto istituzionale, sempre costruttivo. Ho rappresentato al ministro la necessità di ristabilire un equilibrio tra sicurezza e libertà, ricordando che la prevenzione non può trasformarsi in punizione collettiva. Piantedosi ha ascoltato con attenzione e ha valutato gli elementi oggettivi forniti dalle autorità locali, dalle forze dell’ordine e dalla stessa società sportiva. Voglio ringraziarlo pubblicamente per aver accolto la mia richiesta e per aver agito con equilibrio e senso di giustizia». Cosa si aspetta ora dal mondo del tifo salernitano? «Mi aspetto che continui su questa strada di maturità e responsabilità. I tifosi della Salernitana hanno dimostrato di essere un modello positivo, e credo che anche in futuro sapranno confermare questa immagine. Il loro calore è un fattore determinante per la squadra, ma è anche un valore civico: dietro quella passione c’è l’identità di un territorio, la sua dignità, la voglia di riscatto. Il comportamento corretto dei tifosi sarà la miglior risposta a chi, in passato, ha voluto etichettarli ingiustamente». Che messaggio vuole mandare oggi ai tifosi e alla città di Salerno? «Voglio dire semplicemente grazie. Questa è una vittoria che appartiene a loro, perché è grazie al loro atteggiamento civile che è stato possibile ottenere questo risultato. Ho solo fatto quello che ritenevo giusto fare: difendere un diritto, quello di vivere il calcio con passione e libertà. Dal 2 novembre, i tifosi della Salernitana potranno tornare a cantare anche in trasferta, a sostenere la squadra e a portare ovunque l’orgoglio granata. È una bella pagina di sport, di civiltà e di amore per la propria terra».