di Erika Noschese
Amava la Campania così come questa terra ha amato lui. Negli anni, è stato protagonista anche del presepe di San Gregorio Armeno e quella statuina, messa lì in esposizione, era un po’ l’attrattiva di tanti turisti così come di tanti militanti di Forza Italia che non hanno perso l’occasione, posizionando il Cav in quel presepe natalizio che simboleggia la famiglia, quel nucleo che Berlusconi – a modo suo – ha sempre protetto, nonostante i colpi di scena, le inchieste, gli scandali. Silvio era tutto questo e molto di più. Con lui oggi si chiude una pagina di storia che ha cambiato la vita del Paese, dei commercianti. «Noi commercianti dobbiamo tutto a lui, ci ha tolto le tasse, ci ha salvato in qualche modo», hanno raccontando alcuni commercianti salernitani, ieri mattina, commentando quella notizia che, un po’, ha tolto il fiato, al di là di bandiere e posizioni politiche. Berlusconi rappresenta Forza Italia ma, in qualche modo, ha provato a rappresentare quella politica che guarda agli interessi dei cittadini, esattamente come quando ha scelto di eliminare di eliminare l’Imu dalla prima casa, azione questa che ha fatto respirare tante famiglie che, ancora oggi, riconoscono a lui questo importante merito. “Sono un napoletano nato a Milano”, ha più volte ripetuto il Cav tanto che rimo Consiglio dei ministri da premier rieletto nel 2008 lo volle proprio a Napoli. Nel capoluogo partenopeo, Silvio Berlusconi si presentò con Guido Bertolaso commissario di governo, con il mandato pieno per aprire il termovalorizzatore di Acerra, realizzato e mai entrato in funzione. Le migliaia di tonnellate di rifiuti putrescenti abbandonate in strada in tutta la Campania, la pressione dell’opinione pubblica e i poteri speciali consentirono che i forni di Acerra si accendessero. Napoli è stata un po’ la sua isola felice ma anche Salerno lo ha sempre amato, apprezzato: Forza Italia per anni è stato il primo partito della coalizione di centrodestra in provincia. Eppure, nonostante questo, non ha mai avuto un legame importante con il capoluogo di provincia: a Salerno, infatti, è stato solo due volte e in entrambe le occasioni la piazza non lo ha deluso. La prima volta in città è stato il 26 marzo 2006 in occasione di un comizio al teatro Augusteo. Per lui, c’era la folla, quella delle grandi occasioni. Una folla che oggi, purtroppo, la politica – locale e nazionale – non conosce più perché le persone si sono allontanate dalla politica. Tante le persone che affollavano il teatro e, per l’occasione, fu necessario installare un maxi schermo in Piazza Amendola. La seconda fu invece il 23 maggio 2015, a pochi giorni dalle elezioni regionali. Il luogo prescelto era via Velia, piccola ma accogliente. Insieme al Cav c’erano l’ex governatore della Campania Stefano Caldoro, accompagnato dall’ex ministro Mara Carfagna e in quell’occasione mise in scena anche il famoso “predellino” salendo sulla sua automobile, all’incrocio tra via Velia e via Roma, per salutare i salernitani accorsi ad ascoltarlo. Salerno ma anche la sua provincia: nel 2017, infatti, è stato a Ravello, in occasione del matrimonio di Marianna Pascale, sorella della sua ex compagna Francesca.