«Difenderemo a tutti i costi gli operatori onesti» Queste le parole del presidente dell’associazione campana di B&B dopo la scoperta di alcune strutture usate come case d’incontro per appuntamenti con prostitute. Putruppo questo erano diventati alcuni Bed and Breakfast presenti sul territorio scafatese. Dopo la denuncia da parte dell’associazione di categoria, subito è partita l’indagine da parte dei carabinieri della locale tenenza per verificare cosa accada realmente nelle strutture alberghiere che si trovano al confine con Pompei. Le forze dell’ordine hanno anche acquisito tutta la documentazione dell’Abbac, l’associazione campana dei B&B, sul caso e ora si attendono i risvolti dell’indagine avviata. Pare che il tutto sia gestito attraverso una piattaforma internet che permette a chiunque di prenotare in determinate fasce orarie una camera a poco prezzo. Inoltre il tempo di permanenza all’interno della struttura può anche essere ridotto a poche ore. Come se non bastasse le cinque strutture facenti parte del dossier consegnato ai carabinieri contravverrebbero alle normative regionali, offrendo servizi non previsti dalle stesse. Tutto molto sospetto per quanto riguarda l’Abbac che ha l’obbligo di tutelare tutti gli utenti onesti del settore. Subito, infatti, ha indagato sul caso, allertando tempestivamente le forze dell’ordine. La denuncia in merito a casi simili non è nuova. Già lo scorso anno, infatti, il presidente dell’associazione regionale dei B&B aveva denunciato l’espandersi di strutture che si pubblicizzano su siti specializzati e su profili social come Bed and Breakfasta, senza avere alcuna autorizzazione. «Nel corso degli ultimi mesi abbiamo però riscontrato un’impennata di questi utilizzi impropri di strutture che pare favoriscono in alcuni casi anche prostituzione» dichiara il presidente Agostino Ingenito.
Ma il caso non si ferma alle sole strutture. Ingenito, infatti, nella denuncia ha fatto presente come alcune agenzie specializzate garantiscono alloggi di buon livello per incontri ai fini della prostituzione, mediante annunci pubblicitari sul web. «Al confine con la provincia di Napoli – sostiene Ingenito – sono tanti anche gli abusivi che in barba a qualsiasi regola urbanistica e prescrizioni igienico-sanitarie e senza fare alcun adempimento come la registrazione degli ospiti, offrono camere e servizi non consentiti e svolgendo l’attività totalmente in nero. Si tratta di un fenomeno che si sta estendendo sul territorio salernitano a danno di chi esercita l’attività ricettiva turistica in modo regolare. Non permetteremo che questo accada».