La vicenda tormentata del bando del 118 che procede tra ricorsi al Tar e interventi dell’antimafia, finisce in Parlamento grazie ad una interrogazione del deputato di Fdi Marcello Taglialatela, indirizzata al Ministero degli Interni Minniti. Scrive Taglialatela dopo aver appreso da Cronache sul “ tentativo che si sarebbe verificato di condizionare i risultati di una gara bandita dalla Asl di Salerno per l’assegnazione dei servizi per il numero di emergenza unico 118; in particolare, in data 14 luglio 2017, è stato riportata la notizia che tale condizionamento sarebbe stato posto in essere attraverso la società «Croce Amica Srl», attiva nel settore del trasporto sociosanitario con sede a Messina, presieduta da Antonio Calderone, il quale avrebbe costruito una vera e propria rete di associazione satelliti i cui responsabili, sempre secondo gli organi di stampa, farebbero riferimento alla famiglia dello stesso Calderone;
Si apprende che nella sede della Asl di Salerno, al momento dell’apertura delle offerte, sarebbe stata notata la presenza di persone facenti capo a società colpite da interdizione sulla base della normativa antimafia, sospettate di essere affiliate ai clan camorristici dei casalesi; l’identità delle predette persone potrebbe essere confermata attraverso l’utilizzo delle immagini televisive degli impianti di video sorveglianza presenti negli stessi uffici della Asl in questione”. In base a queste circostanze Taglialatela chiede al Ministro di sapere “di quali elementi dispongano in merito ai fatti esposti”,; quali iniziative di competenza siano state intraprese in relazione alle citate affermazioni giornalistiche circa l’esistenza di condizionamenti sulla gara in questione;
quali urgenti iniziative di competenza intendano assumere, anche per il tramite del Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali, per garantire che, nell’ambito delle procedure per assegnazione dei servizi per il numero di emergenza unico 118, siano rispettati tutti i criteri di legalità e trasparenza”.