Michelangelo Russo
L’uscita a gamba tesa di Nordio sulla vicenda dei bambini nel bosco è un autogol, a cui subito si è accodato il solito Salvini, sempre a corto di argomenti di propaganda.
Perché Nordio ha sbagliato ad intervenire? Perché il caso non ha attinenza alcuna al Referendum sulla Separazione delle Carriere. I Pubblici Ministeri non c’entrano niente, in questo caso. E’ la Magistratura Giudicante che ha affrontato la questione. E nemmeno in materia penale. Anzi, il tema della famiglia e dell’infanzia è in ballo. Ma ancor di più, il tema della Civiltà. E’ diritto dei genitori, in un mondo evoluto e sempre più relazionale, far crescere i propri figli come trogloditi o selvaggi nella giungla? No, nella nostra Costituzione, come in tutte le Costituzioni, questo diritto non esiste! Solo che i più coriacei tra i rappresentanti del Governo Meloni (non a caso hanno parlato solo i soliti estremisti) non resistono alla tentazione di azzannare a ogni piè sospinto i Magistrati, pur di fare scena (e brutta figura!). Non si spiega altrimenti la pessima scelta di Nordio di prospettare l’invio dei suoi ispettori al Tribunale dell’Aquila per verificare la legalità dell’operato dei Giudici; così, di fatto, già facendo intendere che verosimilmente c’è qualcosa che non va. Insomma, Nordio si è prospettato, lui uomo dell’Esecutivo, il ruolo di una sorta di Giudice Supremo, saltando i gradi di giudizio di Corte d’Appello e Cassazione, pur di dire subito la sua. Siamo all’iperbole e alla parodia di uno Stato Costituzionale. Abbiamo detto, fin dalla sua nomina due anni fa, che la scelta di Nordio, per la Meloni, è stata un errore.
Non per le qualità professionali della persona, ma per la carenza di tatto politico che ogni Ministro della Repubblica dovrebbe avere. Nordio, per carattere, è una testa d’ariete. Va giù diritto all’attacco senza sottigliezze prudenti e pause di riflessione. Senza valutare l’opportunità del dialogo e della completezza dell’informazione. Niente! Ha chiesto un’informativa completa alla Procura Generale dell’Aquila, ma ha tuonato dalle televisioni prima di riceverla. Nordio è quello, che nel caso Almasri, ha detto che si è preso tempo per valutare la richiesta di arresto della Corte di Giustizia Europea, perché era suo diritto leggersi per bene le carte che gli erano arrivate (passi che nel frangente il tempo è scaduto per la richiesta). Ma allora, come funziona per Nordio il Tempo? Come è che per i bambini nel bosco ha fatto scoppiare i tuoni della propaganda prima di leggere la relazione della Procura Generale che poi ha chiesto, e invece per Almasri si è preso tutto il tempo che voleva (termini brevissimi) per leggere bene le carte, a suo dire? Lo diciamo subito. Meloni dovrebbe tenere a bada Nordio ogni ora, se non vuole perdere il Referendum sulla Riforma della Giustizia. Perché le uscite dei pasdaran della causa sono sempre pericolose. Perfino Hitler ebbe paura degli estremismi delle Camicie Brune di Ernst Rohm, e arrivò a sterminarli nella notte dei Lunghi Coltelli. Ora Nordio e i suoi imitatori, con la loro uscita a sproposito anticipano imprudentemente quello che è il disegno di fondo della cosiddetta Riforma governativa. Prima la Magistratura da umiliare e screditare di fronte all’opinione pubblica. Poi il Presidente della Repubblica, in nome della Riforma del Premierato. Avverrà poi con il Parlamento, (già di fatto ridotto a una sorta di assemblea condominiale in cui non si discute, ma si approvano gli ordini del giorno del Governo); Parlamento che per qualche anno funzionò ancora dopo l’avvento di Mussolini, ma che fu svuotato definitivamente nel 1929 con una rappresentanza solo di fascisti.
Nordio e i suoi imitatori rivelano così, anche per gli ingenui, il programma di una Destra sempre più estremistica: un nuovo assetto costituzionale frutto dell’alleanza tra Capitale tecnologico e Potere Esecutivo, sul modello Trump-Musk. Giustizia e Parlamento umiliati come ingombranti anticaglie del passato. In tutto ciò, la scuola e l’educazione sono funzioni marginali nella visione antropologica di questa Destra. Il sapere e la condivisione dell’infanzia, libera di crescere nella visione moderna che ne abbiamo ancora oggi, sono, in fondo, per la Destra, pericolosi serbatoi futuri della ragione. Nordio giurista ed educatore! A lui i bambini isolati nel bosco vanno benissimo.
Sono vittime ideali, così inesperte, per quando arriverà per mangiarseli il Gran lupo cattivo di Cappuccetto Rosso.





