Avella è ad un passo dall’addio al Psi - Le Cronache Attualità
Attualità Salerno

Avella è ad un passo dall’addio al Psi

Avella è ad un passo dall’addio al Psi

di Erika Noschese

Aria di crisi all’interno della maggioranza Napoli. Crisi che lo stesso primo cittadino riscontra attorno al suo ruolo che oggi è messo in pericolo – e in discussione – dalla volontà del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca di far ritorno a “casa” dopo l’addio forzato a Palazzo Santa Lucia con l’ipotesi del terzo mandato che oggi sembra essere solo un lontano ricordo. Le frizioni maggiormente evidenti si registrano all’interno del Psi: ormai è palese l’insofferenza del consigliere Rino Avella che vorrebbe, dalla sua maggioranza e dal suo partito, man forte rispetto alle tante problematiche evidenziate e che puntualmente finiscono nel dimenticatoio con il primo cittadino che recepisce ma, a conti fatti, non agisce. Avella porta avanti la sua protesta attraverso il consiglio comunale: l’ultima volta, dopo le rassicurazioni, è andato via senza votare i provvedimenti, neanche quelli finanziari che restano un voto di fiducia politico, mentre la volta precedente risultava essere assente. Voci interne a Palazzo di Città fanno sapere che Avella avrebbe più volte confidato la volontà di lasciare il partito ma, almeno per il momento, restare in maggioranza per portare avanti il suo impegno a tutela della città. Proprio in commissione, di recente, vi è stato un lieve scontro tra Avella e Di Popolo con quest’ultimo che avrebbe tentato di intervenire sulla questione rifiuti al parco ex Salid e la piccata risposta del presidente della commissione Sport “hai fatto secondo”, in quanto era una battaglia sua. Colleghi di maggioranza, inoltre, fanno sapere che tra Avella e Di Popolo non vi sarebbe altro che un cenno di saluto nel rispetto del vivere civile. E se l’ex dirigente del cimitero partecipa attivamente alla vita del partito lo stesso non si può dire di Avella, assente ormai da tempo anche sul fronte dell’autonomia differenziata e della raccolta firme in piazza. I più maliziosi ipotizzano che l’atteggiamento ha una motivazione: la volontà di guidare l’assessorato allo Sport, oggi inesistente e sostituito da Felice Marotta in qualità di delegato. Per capire quali risvolti bisognerà attendere il mese di settembre con la ripresa delle attività a pieno regime.