di Andrea Pellegrino
Non si respira aria di tranquillità nella sede dell’Autorità di sistema portuale “Mar Mediterraneo”. A quanto pare il presidente Pietro Spirito starebbe valutando un passo indietro già da qualche tempo. Il suo incarico scade il prossimo dicembre ma il numero uno dell’Authority che raggruppa i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, potrebbe anticipare i tempi e salutare tutti. Complice l’inchiesta giudiziaria scoppiata in estate. Pietro Spirito è accusato, dalla Procura di Napoli, di abuso di ufficio e concorso in turbativa d’asta per la concessione dell’ex Cogemar affidata alla società Tttlines. Indiscrezioni confermano l’amarezza e la stanchezza del presidente che negli ultimi mesi ha sofferto anche di un isolamento politico rispetto all’inchiesta giudiziaria. Inoltre i rapporti politici con il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, sarebbero sempre più complessi. Già durante le celebrazioni per i 100 anni di Confindustria nel salone dei Marmi del Comune di Salerno, non mancò un piccato scambio di battute tra il governatore e il presidente dell’autorità portuale stesso. Per il 30 gennaio, Spirito ha convocato il comitato di gestione. Da lì si saprà il suo futuro e dell’Autorità di Sistema portuale “Mar Mediterraneo.