di Andrea Pellegrino
E’ bufera all’Unisa dopo la candidatura, al parlamento europeo tra le fila della Lega del rettore Aurelio Tommasetti. Le associazioni degli studenti chiedono le dimissioni mentre il consigliere d’amministrazione Luca Esposito sollecita almeno una «aspettativa» durante il periodo elettorale. Il 7 maggio si riunirà il senato accademico mentre il 9 maggio il consiglio d’amministrazione. In queste due date una parte dei componenti chiederà ufficialmente un passo indietro del rettore. Sempre che non accada qualcosa prima. Da ieri, infatti, la polemica è sempre più accesa. «Non condanno la sua scelta – spiega Luca Esposito – perché è libero di schierarsi ed esprimere il suo pensiero politico come vuole. Ma allo stesso tempo non posso accettare che non si metta in aspettativa. Lui è il rettore di un’università pubblica e deve dare l’esempio alle generazioni future che esiste anche un principio etico nel fare le cose. Abbiamo tutti gli organi competenti come il prorettore o il decano che possono dirigere l’università in questo lasso ditempo. Un atteggiamento di questo tipo credo sia inopportuno perché restare al suo posto può influenzare le scelte della comunità accademica (non dico che lo faccia) ma una pressione politica di questo genere è inaccettabile. Chiederò, come consigliere d’amministrazione eletto dalla comunità studentesca, al prossimo CdA il suo blocco delle attività». Incalza anche Potere al Popolo attraverso Davide Trezza: «Non permetteremo che l’Università pubblica sia terreno di campagna elettorale per chi vuol costruirsi una carriera politica al fianco di forze razziste e classiste come la Lega. Ogni minuto che passa con la permanenza del rettore a capo dell’ateneo salernitano è un’offesa inaccettabile a chi ogni giorno resiste lavorando e lottando per un’istruzione pubblica e di qualità in questo paese. Dimissioni subito. A noi non interessa nulla della storia politica di Aurelio Tommassetti. Chiediamo di risparmiarci per lo meno le umiliazioni e le beffe. Pretendiamo le immediate dimissioni del Rettore e l’apertura di un serio dibattito su come è stata governata l’Università di Salerno negli ultimi anni». Ancora Link Fisciano, organizzazione di studentesse e studenti che accusa: «La sua figura rappresenta un’istituzione pubblica, garante di un luogo di cultura e formazione che pone le sue basi sulla nostra Costituzione antifascista. Aurelio Tommasetti sta strumentalizzando l’Università unendosi ad un partito politico in forza di governo che poggia le sue basi sull’odio verso gli ultimi, sulle discriminazioni, sugli stereotipi di genere; questioni che l’intera comunità accademica deve condannare promuovendo il principio di solidarietà nei confronti di tutte e tutti». «Il Rettore Tommasetti – sottolinea, invece, Silvano Del Duca, segretario provinciale del Psi – dovrebbe quantomeno spiegare la sua posizione visto che rappresenta una intera comunità accademica. Un atto doveroso e politicamente giusto sarebbe quello di dimettersi dalla guida di una delle migliori Università del Sud».