di Erika Noschese
L’Asl di Salerno stabilizza i precari del Covid ma l’azienda ospedaliera universitaria non completa la procedura. La denuncia arriva dalla Cisl Fp di Salerno, attraverso il capo dipartimento sanità pubblica e privata Pietro Antonacchio e il segretario provinciale Alfonso Della Porta che evidenziano come a seguito dell’accordo raggiunto con la dirigenza dell’Asl di Salerno per la regolarizzazione dei cosiddetti precari del Covid, è stata pubblicata la delibera di stabilizzazione immediatamente esecutiva per 360 operatori che hanno maturato i requisiti di legge ovvero i 18 mesi al 30 giugno 2022. L’Azienda Ospedaliera Universitaria dovrebbe pubblicare gli esiti in settimana. «E’ una grande vittoria, ma riteniamo che sia solo un punto di partenza e non di arrivo che segnalano la necessità di tenere in debita considerazione che non tutti i precari hanno maturato i requisiti richiesti per la stabilizzazione eppure, contribuiscono quotidianamente al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. I loro contratti sono in scadenza al 31 Dicembre e purtroppo nessuna decisione è maturata nelle aziende sanitarie salernitane né per la ulteriore proroga né per l’eventuale periodo di prolungamento dei contratti – hanno dichiarato il segretario provinciale Della Porta e Antonacchio – Purtroppo spesso si deve assistere ad una programmazione quotidiana in carenze di risorse, con una presa di coscienza anche del Presidente De Luca per il rischio di chiusura dei pronti soccorso, nel mentre anche il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevede la costituzione di Case e Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali, per cui il sindacato sostiene l’obbligo di prorogare i contratti anche per tutto il 2023, in subordine almeno fino al 30 giugno del prossimo anno». Come evidenziato dal verbale di riunione dello scorso 16 novembre tra la parte pubblica e le organizzazioni sindacali, tutti gli operatori vanno prorogati oltre il 31 dicembre: «Stiamo aspettando la convocazione per sottoscrivere l’ accordo sulla materia che deve prevedere a prima fase della stabilizzazione pervenuta, i rinnovi contrattuali peri lavoratori con contratti a termine, la conclusione della stabilizzazione per i dipendenti che hanno raggiunto i 36 mesi previsti dalla legge Madia, l’avvio della seconda fase in uno alla trasformazione dei contratti di lavoro per quanti sono in posizione di comando, in assegnazione temporanea e in aspettativa presso altre aziende e con contratti a tempo determinato presso l’Asl Salerno – hanno aggiunto Della Porta e Antonacchio – E’ sicuramente un buon inizio la stabilizzazione dei precari Covid ma la prossima settimana dovrà essere decisiva per tutte le altre questioni che ci sono sul tappeto».