Asl, prima dell'addio il dg Iervolino premia la sua segretaria - Le Cronache
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Asl, prima dell’addio il dg Iervolino premia la sua segretaria

Asl, prima dell’addio  il dg Iervolino premia la sua segretaria

Come quasi sempre succede con l’inizio dei saldi estivi ci sono occasioni da non perdere ed affari eccezionali. Tutto normale se la vicenda riguarda il settore del commercio al dettaglio, ma diventa abnorme quando le svendite interessano la Pubblica Amministrazione, nello specifico l’Asl Salerno, ma più in particolare la Segretaria del Direttore Generale Mario Iervolino, e cioè la dottoressa Rita Cardone. Il manager Iervolino è in partenza e, giustamente ha atteso il tempo del congedo da Salerno, e queste ultime poche settimane che gli restano, per sistemare la sua segretaria. Quale occasione migliore se non in prossimità della sua partenza, premiare la fidata “sentinella” della propria segreteria, con un incarico dirigenziale “ad personam”. Di fatti, nella delibera di nomina la numero 852 del 28 giugno 2022 si sprecano i complimenti, vengono snocciolati titoli e particolari capacità, di cui non discutiamo, il punto è che siamo proprio sicuri che bastava glorificarla, oppure era necessario nel rispetto della Legge e dei Contratti collettivi nazionali del lavoro nonché delle disposizioni regionali del presidente De Luca, di predisporre un avviso pubblico per il conferimento della struttura complessa segreteria direzionale senza incaricato già da due anni. Ma perché lasciarla scoperta per due anni? Evidentemente per il concorso non era il tempo, la partenza del dottor Iervolino non era troppo prossima a venire, ed allora si aspetta, si temporeggia e, nel momento in cui si ha il piede fuori dalla porta, si mette in campo l’escamotage della sostituzione di struttura complessa, quella stessa struttura rimasta senza titolare per due anni. Il perché sorga l’esigenza di nominare solo adesso una sostituta per una struttura vacante da un biennio non è un mistero, che viene svelato dalla stessa deliberazione n. 825/2022 di nomina della dottoressa Cardone. Ma vediamo cosa racconta questa deliberazione d’incarico della segretaria del direttore generale. Il 2 luglio del 2020 la dottoressa Caruana va in pensione e nomina sua sostituta, in sua assenza, ma solo per ferie o malattia la dottoressa Cardone. Ma facciamo un passo indietro. La Cardone arriva all’Asl Salerno come funzionario/segretaria di Iervolino, poi diventa dirigente amministrativo dall’Asl di Avellino, e di botto chiamata dall’Asl Salerno per scorrimento quando è direttore generale il dottor Iervolino (quando dici le coincidenze). Si ribadisce  che la Cardone già lavorava nella segreteria di Iervolino non come dirigente, ma come funzionario amministrativo. Però nella delibera la triade, e cioè direttore generale Iervolino, direttore amministrativo Palumbo e direttore sanitario Primiano dichiarano sotto la propria responsabilità che “a far data 01.12.2020, in maniera ininterrotta e continuativa, la struttura è stata retta dalla Dott.ssa Rita Cardone che ha svolto tutte le funzioni e le attività di competenza assumendo i relativi provvedimenti”. Quali siano le funzioni, quali le attività di competenza, e l’assunzione dei relativi provvedimenti è tutto da provare, visto che la stessa dottoressa Cardone, in buona sostanza svolgeva le medesime mansioni di quando era collaboratore amministrativo anche da dirigente amministrativo “semplice”. Poi nella delibera un’altra autodichiarazione dei vertici dell’Asl:”. La dottoressa Rita Cardone risulta in possesso dei requisiti e delle conoscenze necessarie per ricoprire tale incarico di sostituzione”. Ma ci domandiamo se i requisiti e le conoscenza generali non dovevano essere certificate da una procedura concorsuale di cui la direzione dell’Asl per coprire un posto oramai vacante da bel due anni non si era minimamente sognata di bandire. E come mai sorge solo adesso l’esigenza di nominare una sostituta senza concorso ma come suole dirsi “per incoronazione diretta”. Perchè non è vero come Iervolino-Palumbo-Primiano dichiarano nella delibera di nomina della Cardone che “doveroso formalizzare in un provvedimento deliberativo, così come avvenuto per altri incarichi conferiti a dirigenti aziendali”. Per prima cosa ci si domanda perché sarebbe doveroso solo nel 2022 nominare un sostituto di struttura complessa e non era doveroso nominare un titolare quando è andata in pensione la Caruana nel lontano 2020.  Sarebbe, forse doveroso perché l’incarico di Iervolino è in scadenza? E poi siamo sicuri che la nomina della segretaria del direttore generale è avvenuta come per altri dirigenti, visto che gli altri dirigenti hanno partecipato ad un avviso pubblico la segretaria assolutamente no. A leggere la delibera arriva la sorpresa: “ai sensi del citato art. 73, comma 7, detta sostituzione non si configura quale affidamento di mansioni superiori e che al dirigente stesso compete una indennità mensile, pari a €. 600,00; e che l’incarico conferito avrà comunque termine con l’immissione in servizio del dirigente cui sarà conferito l’incarico di direzione della Uoc a seguito di procedura concorsuale”. Questa è una parte molto interessante.  Nella delibera si cita l’art. 73 ma solo nella parte che fa comodo alla direzione aziendale dimenticandosi di riportare anche il comma II che dice: “2. Nei casi di assenza previsti dal comma 1 da parte del dirigente con incarico di direzione di struttura complessa, la sostituzione è affidata dall’Azienda o Ente, ad altro dirigente della struttura medesima indicato entro il 31 gennaio di ciascun anno e si avvale dei seguenti criteri: il dirigente deve essere titolare di uno degli incarichi di cui incarico di direzione di struttura semplice, oppure incarico professionale. Incarichi che la Cardone non possedeva nel 2020 e non possiede neppure adesso. Tra l’altro quest’ultimo incarico di tipo professionale richiederebbe “in modo prevalente responsabilità tecnico specialistiche.” E non si vede che, chi gestisce l’agenda degli appuntamenti o fa “il vigile urbano” davanti alla porta del direttore generale, quali tipologie tecnico specialistiche possa avere. Un ultimo elemento: chissà perché i tre dirigenti del personale non hanno firmato la delibera? E cosa dirà il Collegio Sindacale?