di Monica De Santis
Terza dose, vaccini ai bambini, restrizioni e novax, sono questi alcuni degli argomenti sui quali ieri mattina a Palazzo di Città, ha risposto l’oncologo e ricercatore Paolo Ascierto, intervenuto alla cerimonia della consegna dei premi Internazionale Scuola Medica Salernitana… “I numeri se consideriamo quelli dello scorso anno in questo periodo, sono decisamente migliori e questo è dovuto alla vaccinazione. Credo che questo sia il primo elemento da considerare. Dopo di che è importante guardare anche agli altri paesi e nazioni che hanno avuto delle esperienze prima di noi, per esempio Israele. Ricorderete come Israele è stato il primo paese che ha iniziato la campagna di vaccinazione insieme al Regno Unito e dopo questa campagna si è avuta una fortissima riduzione di casi Covid, ma dopo sei mesi c’è stata una recrudescenza. Ma con la terza dose i numeri sono andati giù di nuovo. Quindi, questo dimostra che il vaccino ha una durata d’azione limitata nel tempo, ma lo sapevamo, la vaccinazione non da un’immunità perenne come avviene per altre malattie infettive e quindi sappiamo che ci sarà la necessità anche per il futuro di fare dei richiami. La terza dose sostanzialmente è un richiamo, guardando a quello che è successo in Israele, questo è lo strumento con cui in questo momento possiamo arginare la diffusione del virus. E poi c’è da dire che la vaccinazione è importante perché dobbiamo considerare che in questo momento dobbiamo convivere con il virus, c’è questa diffusione in questo periodo e quindi dobbiamo essere ancora più prudenti utilizzando i presidi che conosciamo, mascherine, distanziamento e lavarsi le mani, per arginare l’infezione. Facendo tutto questo siamo riusciti a riaprire una serie di attività e questa è una nota positiva, ora cerchiamo di non sperperare quello che abbiamo ottenuto, quindi continuiamo a vaccinarci e a rispettare le norme anti covid” Il prossimo 29 novembre l’Ema si dovrebbe esprimere sulla vaccinazione ai bambini dai 5 agli 11 anni, allo Spallanzani non sono tutti d’accordo, lei cosa ne pensa? “Dobbiamo aspettare i dati, se questi incoraggeranno la vaccinazione nei bambini, ovviamente sarà importante. In questo momento uno dei veicoli dove l’infezione sembra viaggiare di più sono proprio i bambini che poi lo veicolano agli altri. Tra l’altro, anche se molto pochi, ci sono dei casi di Covid molto gravi tra i bambini. Anche a Napoli sembra ci siano due bambini uno di 11 e uno di 12 anni ricoverati per covid”. E’ importante effettuare l’esame degli anticorpi prima della terza dose? “No, sembra non esserci una correlazione, ovviamente è importante sapere il numero di anticorpi però noi abbiamo due modalità di immunità. L’immunità umorale che è quella con gli anticorpi, e quella cellulare ciò i nostri globuli bianchi che hanno azione contro il virus. Sono tutte e due molto importanti quindi non è solo il titolo anticorpale quello che deve essere determinante, soprattutto anche in assenza di dati”. Cosa ne pensa dell’idea di applicare il lockdown solo per le persone non vaccinati? “Queste sono scelte del Governo, preferiscono non entrare nel merito”. Non potrebbe essere, questa decisione, un modo per incentivare a vaccinarsi? “Il modo per incentivare la vaccinazione dovrebbe essere essenzialmente tranquillizzare la popolazione. Ci sono stati errori di comunicazione sulla sicurezza dei vaccini. Il vaccino del Rna messaggero è un vaccino sicuro e al di là dei no vax, credo che molto sia dovuto alla paura degli effetti collaterali. Abbiamo fatto molti di noi la terza dose, sono milioni di persone se consideriamo il mondo intero. E proprio ieri ne parlavamo in un convegno a padova, i dati confermano quello che si è visto nella sperimentazione, il vaccino è sicuro, questo dobbiamo dire e far capire a coloro che non si sono ancora vaccinati”. Ma se il vaccino è sicuro perchè non lo si rende obbligatorio? “Questa è la domanda che mi pongo anche io, credo che alla fine al di là di azioni repressive ci vuole un atto di coraggio e rendere il vaccino anti covid obbligatorio”.