Stasera alle ore 20, la Salerno Reunion jazz Band inaugura la tre gioni “extra-colta” del teatro Verdi di Salerno. Gli amici di sempre per uno special live set con Peppe Lanzetta voce recitante
di Olga Chieffi
Salerno avrà due volti musicali stasera. Stesso orario, le 20, due location splendide il massimo cittadino e la Chiesa di San Giorgio per una Salerno in Jazz e Salerno Classica. Al teatro Verdi uno spettacolo dal titolo “I miei omaggi”, che vedrà quali protagonisti Carla Marciano, Alfonso Deidda e Daniele Scannapieco al sassofono, i primi due all’alto, il terzo al tenore, Giovanni Amato alla tromba, Matteo Saggese e Alessandro La Corte al pianoforte e tastiere, Antonio Onorato alla chitarra, Dario Deidda al basso e Amedeo Ariano alla batteria, con una special guest, Peppe Lanzetta quale voce narrante. I nostri strumentisti si incontreranno su temi di indubbio fascino dalla partitura di Taxi Driver di Martin Scorsese, che descrive l”inferno metropolitano’ con il famoso tema blues, eseguito da Tom Scott, al sassofono contralto, dai filamenti metallici tenuti e indefiniti, che risolve il finale con quella solenne trenodia a omaggi appunto a capiscuola non del genere, ma della musica tutta, come coltrane, Bill Evans, Ennio Morricone, George Gershwin, Michael Brecker , Jobim, Pino Daniele, Williams e Jaco Pastorius. Salerno classica, invece, con protagonisti l’Ensemble Lirico Italiano diretto da Francesco D’Arcangelo e il violoncello solista di Danilo Squitieri, ci porrà dinanzi ad una riflessione in musica sulla prima e la seconda scuola di Vienna rappresentata dai suoi due capiscuola, Haydn e Arnold Schönberg, con il Concerto in Do per violoncello Hob.XVII., di Haydn, affidata al solista Danilo Squitieri e Verklärte Nacht di Arnold Schönberg, nella versione del 1917. Una tre giorni che continuerà domani in teatro, con i 6 in jazz, alla stessa ora, per un Omaggio a Lucio Battisti e che schiererà in palcoscenico, Sandro Deidda al Sax tenore e soprano, Alessandro Castiglione alla chitarra, Guglielmo Gugliemi al pianoforte, Pierpaolo Bisogno al Vibrafono, vibrandoneon e percussioni, Aldo Vigorito al contrabbasso e Peppe La Pusata alla batteria. Un omaggio, questo, alla musica del grande cantautore di Poggio Bustone. Ai “6 in Jazz” il compito di trasmettere le emozioni che si muovono nel mondo della canzone in quel solco tracciato da Battisti capace di coniugare spessore artistico e impatto popolare. Battisti, infatti, che ha messo d’accordo generazioni, incarna la tradizione musicale italiana ed è l’artista più amato dal grande pubblico. “6 In Jazz” è una band particolarmente affiatata in un sound di ricerca con arrangiamenti originali e mette insieme alcuni tra i migliori musicisti campani unendo la scuola salernitana di jazz, al “vesuvium jazz”. Un concerto dedicato alla canzone d’autore con un lungo viaggio nel repertorio battistiano all’insegna dell’improvvisazione. Emozioni, Perché No, I Giardini di Marzo, Prendila Così, Con il Nastro Rosa, Sì Viaggiare, Aver Paura di Innamorarsi Troppo, sono alcuni dei suoi tanti successi, rivisitati in chiave jazz dalla band. A chiudere la tre giorni “extra-colta” del massimo cittadino, l’omaggio a Jannacci di Elio, il quale ci immergerà nel mondo ironicamente giocoso del cantautore milanese, insieme ad Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e double bass, Sophia Tomelleri al sassofono e Giulio Tullio al trombone. Elio e i suoi cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra. Uno spettacolo giocoso e profondo perché́ “chi non ride non è una persona seria”.