Riparte il progetto Sinistra/Verdi dopo il buon risultato alle politiche ed all’elezione di due parlamentari in Campania: Franco Mari e Francesco Emilio Borrelli.
Al Salone della Provincia, domani lunedì 13, sono annunciati i dirigenti sindacali Franco Tavella e Anselmo Botte ed un nutrito gruppo di militanti storici dei Verdi e della Sinistra salernitana, tra i quali Franco Mari, Dario Barbirotti, Mirella Milite, Grazia Montoro, Fiorella Zabatta, Luana Zanella ed altri.
A dar man forte al rilancio della sinistra scende in campo anche l’ex Presidente della Provincia e deputato regionale e nazionale Andrea De Simone? Il suo nominativo è annunciato tra i relatori, anche se non ci è dato di sapere se si tratti di una testimonianza, di un contributo esterno o di un’adesione diretta al progetto Fratoianni/Bonelli. Nella recente campagna elettorale, di sicuro, Andrea De Simone è stato molto vicino a Franco Mari, la cui elezione sembra riportare all’impegno politico vecchi e nuovi militanti della sinistra. Ed è proprio il neodeputato Mari, molto attivo sin dalla sua elezione, il promotore della serata. Andrea De Simone, che in tutte le competizioni in cui è stato impegnato, ha goduto di un larghissimo consenso popolare, potrebbe assicurare un sostegno alla formazione rosso/verde già per le prossime scadenze comunali in diversi centri della provincia. Potrebbe contare di sicuro, su rapporti consolidati tra attivisti della base del Pd in sofferenza ed ex Ds che non hanno aderito al Pd e non hanno altre tessere.
Ed a Salerno e provincia, anche dopo le recenti notizie di presunti irregolarità nella gestione delle primarie del Pd, cresce il malcontento tra gli iscritti. In città il nome dell’ex Parlamentare e Presidente della Provincia è già circolato in più di una occasione anche per la guida di coalizioni alternative, ma lui ha sempre declinato, nonostante il forte interesse suscitato in più ambienti, preferendo appoggiare, come per le ultime amministrative, la candidatura della Preside Elisabetta Barone e della coalizione civica che ha portato a Palazzo di Città una rispettabile rappresentanza. Sono in molti a ritenere ancora competitivo l’ex Presidente De Simone, che superò De Luca nella prima candidatura per le politiche del 1992, da cui scaturirono le successive elezioni comunali con i Progressisti per Salerno e che decretarono l’ascesa e l’affermazione dell’attuale Presidente della Regione. Ed in ogni caso le candidature dello stesso De Simone, prima alla Regione, poi al Senato, benchè fortemente contrastate dall’uomo forte di Salerno, sono risultate sempre vincenti.
Di sicuro, fino a che De Simone è stato in campo, nei territori c’è stata sfida e competizione mentre da tempo invece, si registra un desolante appiattimento senza confronti né opposizione. L’ex Senatore dunque, potrebbe rompere indugi e timidi appoggi e tornare in campo convintamente, per orientare verso la formazione a sinistra del Pd, militanti, elettori delusi, tanta gente che non ha una casa. Non di meno le rappresentanze sindacali, con in testa l’ex segretario Cgil provinciale e regionale ed attuale responsabile dei pensionati, Franco Tavella, forte di un radicamento nel sindacato. Ed è soprattutto tra i lavoratori che la sinistra avverte l’esigenza di recuperare consensi ed in questa direzione ci si attendono parole convincenti dai sindacalisti nell’incontro di lunedi. I Verdi, uniti alla Sinistra, sembrano voler rilanciare l’iniziativa su temi attrattivi soprattutto per le nuove generazioni, interessate ai cambiamenti climatici, alla difesa dell’ambiente, alla transizione ecologica. Non ci sembra quindi, che l’esperienza rosso/verde si sia conclusa con le elezioni politiche e l’appuntamento di Salerno con Fratoianni conferma la volontà di continuare il percorso ed allargare il campo. L’impegno di personalità forti come De Simone, Tavella e Mari, il rapporto con i Verdi di Barbirotti, l’attività della Casa della Sinistra di Torrione, con l’impegno appassionato dell’ex vice di Vincenzo Giordano e deputato ferroviere, Salvatore Forte, sono la prova che S.I. e Verdi intendono giocare una partita importante nello schieramento di centrosinistra che, dopo la recente sconfitta, ha necessità di ripartire e di radicarsi. E comunque avrà anche un significato se, nella stessa serata in cui la Salernitana è impegnata in una difficile sfida-salvezza a Verona, Andrea De Simone non sarà con i suoi amici del club al quartiere Vestuti, per assistere alla partita perché relatore ad un convegno politico.
Di sicuro, almeno negli ultimi dieci/quindici anni, ovvero da quando aveva lasciato la politica attiva, non era mai accaduto.
L’incontro di lunedì
“La maggioranza di destra divide il Paese: tra nord e sud con l’Autonomia differenziata, tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi con la Flat Tax, tra poveri e poverissimi con il taglio del Reddito di Cittadinanza, tra “buonisti” e “patrioti” con le politiche per i migranti, tra precari e cosiddetti “garantiti” con le politiche per il lavoro. Lo fanno perché è nella loro cultura e perché è l’unico modo di distogliere l’attenzione dai veri problemi di tutti i giorni”. Così l’onorevole Franco Mari, deputato dell’alleanza Verdi Sinistra. “Il nostro compito, invece, è unire. Unire nella società e nelle istituzioni, per costruire un’alternativa a questa destra estrema, per dare alll’Italia una prospettiva democratica e progressista. L’Alleanza Verdi e Sinistra ha svolto questo ruolo prima e dopo le elezioni politiche. Purtroppo per il voto di settembre non è stato possibile superare gli interessi di parte. In occasione delle elezioni regionali ci siamo riusciti solo in Lombardia. Molti sono però i segnali di unità che vengono quotidianamente dai lavori parlamentari”, ha poi aggiunto il parlamentare.