Cava de’Tirreni avrà il proprio candidato al Parlamento anche per la lista Monti: si tratta del professore Armando Lamberti, ordinario di Diritto Pubblico e Costituzionale presso l’Università degli Studi di Salerno. La sua candidatura è stata decisa solo venerdì sera nel corso di una riunione, ma il comitato e la campagna elettorale sono già in fase di definizione per realizzare il rush finale di un mese e mezzo in vista delle elezioni di fine Febbraio. “Al momento la sede del comitato è in via Mafalda di Savoia, presso il mio studio, ma nei prossimi giorni ci trasferiremo in una sede ufficiale”, ha dichiarato il professor Lamberti. La sua figura non è certo sconosciuta a Cava de’Tirreni dato che è un uomo fortemente impegnato nel volontariato religioso sia per quanto riguarda il santuario di S. Francesco e S. Antonio, sia nell’ambito della Badia benedettina. Per questo motivo alla domanda “Perché ha scelto di candidarsi”, Lamberti ha risposto: “forse potrà sembrare una frase trita e ritrita, ma io sono sincero quando dico che la mia è una candidatura di servizio alla comunità. La mia vuole essere la testimonianza di un cattolico impegnato in politica perché credo che tutti gli uomini di buona volontà siano chiamati in questo momento delicato e difficile a fare un passo avanti”. L’appoggio a Monti da parte della Chiesa cattolica è, del resto, una delle poche certezze in questa campagna elettorale estremamente volubile e pare che, più di Casini e del suo Udc, sia proprio il professore bocconiano il degno successore della Democrazia Cristiana. “Ciò che interpreta Monti,” ha spiegato Lamberti, “è l’esigenza di assicurare governabilità al nostro Paese ponendo al centro dell’agenda la persona umana e, in questo senso, forse è effettivamente possibile un parallelo con la Dc, dove ugualmente l’impegno dei cattolici era molto forte. Tuttavia,” ha aggiunto poi il candidato, “ogni tempo ha la sua storia e questa è un’epoca diversa”. Anche se si tratta di un’epoca diversa quella in cui opera oggi Mario Monti, c’è però un tema annoso quanto importante che in tutti questi anni non è stato mai risolto: la questione meridionale. Da più parti è stato contestato all’agenda del premier di non prevedere misure per il superamento del gap meridionale nei confronti del Nord italia. A tal proposito il professore Lamberti ha spiegato come l’obiettivo suo e degli altri parlamentari meridionali sarà proprio quello di “apportare dei correttivi all’Agenda Monti, completandola e migliorandola con le istanze dei cittadini che saranno raccolte sul territorio”. “Tutti siamo chiamati ad intercettare le richieste e i problemi della nostra terra,” ha continuato Lamberti, “per questo motivo i miei comitati avranno un elemento caratterizzante: saranno dei centri d’ascolto per i cittadini, in modo da essere veramente un tramite tra la base e il Parlamento”. Si tratta certo di una novità, quella proposta dal professore Armando Lamberti che è perfettamente in linea con la sua idea di lista Monti: “è una grande esperienza politica. I partiti, è pacifico, sono in crisi e questa situazione va affrontata con risposte nuove. L’impegno di Monti è proprio questo”.
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