di Andrea Pellegrino
Aria tesa in casa Forza Italia a Salerno. Dopo l’addio di Mara Carfagna, il clima è abbastanza pesante a Porta Elina. Non fosse altro che i diversi gruppi contrapposti ora sono completamente gli uni contro gli altri. Le dimissioni del coordinatore cittadino Antonio Roscia pare abbiano aggravato un già precario equilibrio dopo la decisione dell’ex ministro di lasciare l’incarico di guida provinciale a favore del senatore Enzo Fasano. Il tutto in piena campagna elettorale e non senza difficoltà riguardo alla composizione della lista per le regionali. Lista che preoccuperebbe lo stesso governatore Caldoro che avrebbe chiesto l’aiuto a qualche big azzurro per rafforzare una compagine attualmente alquanto debole. Ma al momento pare non ci siano certezze, se non i veti che sarebbero stati imposti direttamente dal neo coordinamento provvisorio provinciale ad eventuali candidature in casa azzurra. Problemi anche per il dopo Roscia. Pare che in pole position ci sia Sonia Senatore, già indicata come possibile candidata al Consiglio regionale. Sonia Senatore, vicina alle posizioni di Mara Carfagna, pare sia destinata a raccogliere le fila salernitane. E non senza polemiche. A contestare la nomina Vincenzo Pellegrino, responsabile dell’Esercito di Silvio della provincia di Salerno. Pellegrino, dopo le dimissioni di Mara Carfagna aveva rimesso il suo mandato in segno di eleganza istituzionale ma non è bastato a ricomporre un clima di serenità. «Habemus papam: ecco il nuovo coordinatore cittadino di Forza Italia Salerno», dice Pellegrino che rincara: «Vorrei capire poi come la signora Senatore, in odore di candidatura alle Regionali, si è definita “anima pulsante della sezione salernitana di Forza Italia”.Perché poi, diciamocela tutta, se una persona arriva a definirsi “anima pulsante” è semplicemente perché ritiene di essere la rappresentante di Forza Italia a Salerno. A mio modesto avviso, sarebbe opportuno che i titoli venissero riconosciuti da chi ha condiviso un percorso all’interno del partito, non autoattribuiti da chi, oggi, professa di averli». Se fosse confermata la Senatore in un solo colpo si troverebbe candidata e coordinatrice cittadina per Salerno città. Ma intanto si continua a lavorare per far quadrare i conti in lista. Confermata la candidatura dell’uscente Monica Paolino e quella di Gigi Casciello, restano le altre caselle scoperte da occupare. Così tra le donne, un’altra che potrebbe concorrere è Katia Baldi di Cava de’ Tirreni. Esclusi, invece, i consiglieri comunali Peppe Zitarosa e Salvatore Gagliano (quest’ultimo potrebbe candidarsi con “Caldoro presidente”), in campo potrebbe scendere Mimmo Di Giorgio. Fatta per Di Brizzi e Marcheggiani, ci pensa invece il sindaco di San Valentino Torio Luminello. Ma ciò che preoccupa è Salerno città dove è in atto il pressing su Nino Marotta per una candidatura al Consiglio regionale. Candidatura voluta anche dal Cavaliere.