“Gli importanti interventi previsti nei porti campani: condizione essenziale per lo sviluppo economico del territorio”. E’ questo il tema della riflessione che lunedi’ 5 febbraio, a partire dalle ore 20 all’Hotel Excelsior di Napoli, il presidente dell’Autorita’ di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, e l’ammiraglio ispettore Pietro Giuseppe Vella, direttore marittimo della Campania, proporranno ai soci e agli ospiti del Rotary Club Napoli Nord, presieduto da Francesco Tavassi, il Rotary Club Napoli Est, presieduto da Angelo Coviello, il Rotary club Napoli Ovest, presieduto da Vera Gallo, il Rotary club Salerno est, con a capo il presidente Camillo De Felice, e il Rotary Club Napoli Castellammare di Stabia, guidato dal presidente Domenico Picone. “Forte di una leva finanziaria del Pnrr pari a oltre 600 milioni di euro, lo sviluppo dei porti della Campania procede a pieno ritmo – ha dichiarato il presidente dell’Autorita’ di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, Andrea Annunziata -. Circa 260 milioni sono destinati a Napoli e circa 120 milioni per Salerno. Altri 220 milioni circa provengono da altri fondi. Dragaggi, cold ironing, allacci ferroviari e riassetto stradale a Napoli; a Salerno il prolungamento e rinforzamento delle banchine, “Porta Ovest” per i mezzi pesanti, dragaggi e produzione energetica dalle onde, solo per citarne alcuni. Grande attenzione, come sempre, all’ambiente e alla sicurezza. Nel 2023 l’Autorita’ di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno Centrale ha chiuso progetti per circa 55 milioni, in linea con i tempi, e a settembre scorso ha concluso le gare per l’affidamento dei lavori dei sei lotti previsti dal Pnrr. Procediamo spediti, in attesa della “Zes unica” per il Mezzogiorno, che dovrebbe partire, dopo una proroga di tre mesi, a marzo prossimo, e va ad accorpare le otto precedenti Zes istituite dal governo Gentiloni. Sara’ una grande opportunita’ per tutte le imprese del Meridione che esportano o importano con i porti – ha spiegato Andrea Annunziata – visto che possono godere, tramite il credito d’imposta, di forti sgravi fiscali che rilanceranno la produttivita’ industriale e logistico-marittima”.Il presidente Annunziata osserva poi che “il 2023 e’ stato poi l’anno del record storico di crocieristi (1,6 milioni) e di passeggeri generali (oltre 8 milioni) nei porti del Sistema Campania. Entro quest’estate nel porto di Napoli entrera’ in funzione la nuova Stazione Marittima del Molo Beverello, rigenerando l’area di Piazza Municipio e del Molo Angioino nell’accoglienza dei turisti e dei passeggeri, collegandosi direttamente alla metropolitana. Nel porto di Salerno verra’ presto avviato il prolungamento del Molo Manfredi, dedicato a passeggeri e crocieristi, e riqualificato il porto di Santa Teresa”. “Sono poi in via di ultimazione “Porta Ovest”, l’allaccio autostradale dei mezzi pesanti, e un innovativo sistema tramite cassoni per la produzione di energia dal moto ondoso – ha aggiunto Annunziata -. Nel porto di Napoli, il palazzo dell’Immacolatella Vecchia, gioiello architettonico del XVIII secolo, recentemente restaurato con un finanziamento di circa 6 milioni dalla Regione Campania, sara’ destinato ad ospitare un Museo dell’Immigrazione, e stiamo lavorando alla realizzazione al suo interno anche di un Port Center, un centro didattico per la promozione dei mestieri del mare. Infine e’ in progetto la realizzazione, nel porto di Napoli, di un nuovo parcheggio sotterraneo da 500 posti auto, ampliabile fino a 1.000, oltre al restauro del palazzo storico dei Magazzini Generali”. “Nel porto di Napoli, l’Adsp sta lavorando per avviare nel 2025 un’attivita’ di bettolinaggio che possa rifornire di gas naturale liquefatto (Lng o Gnl) navi (ship-to-shore) e mezzi pesanti (ship-to-truck), quest’ultimo totalmente innovativo e unico in Europa sotto certi aspetti. In futuro questo sistema potra’ effettuare anche il rifornimento di bio-GNL e ammoniaca. A Castellammare di Stabia – ha concluso il presidente dell’Adsp – la produttivita’ della cantieristica e’ in forte aumento, sia in termini di assistenza che nella costruzione navale. Rilevante la presenza di Fincantieri, la cui attivita’ sara’ caratterizzata da ulteriori investimenti, consentendo ulteriore occupazione, specialmente giovanile. Su questo scalo, inoltre, si ripone particolare attenzione allo sviluppo della pesca, con ampie potenzialita’ di sviluppo”.Dal canto suo, l’ammiraglio Pietro Giuseppe Vella sottolinea che «il concetto di crescita nel solco della sostenibilita’ anima ora le nuove politiche di rilancio e, soprattutto nell’ambito dello sviluppo della portualita’ e del trasporto marittimo, e’ alla base delle piu’ decise politiche di Governo affiancate da un coinvolgimento pieno degli operatori di settore: e’ la direttrice del PNRR autentico strumento di rilancio e di garanzia per lo sviluppo sostenibile. Le attivita’ produttive del mare, trasporto, diporto, turismo, pesca, acquacoltura, devono essere ripensate in linea col Green deal europeo, dal quale discendono le corrispondenti direttrici del Governo nazionale: la sostenibilita’ deve dunque svilupparsi sulla scorta dei tre significati del termine transizione: non solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Quest’ultima sia nell’idea di rispetto delle tempistiche (arrivo navi), sia di semplificazione, snellimento, uniforme applicazione degli standard di sicurezza che non creano disparita’ ed esaltano la concorrenza”. “Mi piace osservare – ha aggiunto l’ammiraglio Vella – come le amministrazioni marittime conservano ed ampliano il loro ruolo attivo e partecipativo nella piu’ moderna accezione di crescita. Da un lato, sono parte del sistema delle attivita’ produttive quelle citate in premessa (come trasporto e pesca), dall’altra sono forme di garanzia di rispetto delle regole. Un ruolo di supporto al sistema, concreto, che si esprime anche come diuturno impegno a sostegno di altre importanti funzioni svolte in primis dalle Aasspp, rispetto alle quali il supporto del Corpo si pone in regime di complementarita’ per i porti e per una progettualita’ accettata e condivisa, che diviene parte di ogni aspettativa, non solo collettiva e istituzionale”.
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