di Andrea Pellegrino
Alfonso Del Pizzo non ha più la maggioranza. Ieri, attraverso una nota protocollata nel pomeriggio, gli assessori Matteo Bottone e Daniele Milano con il consigliere Francesco De Riso hanno rimesso, nelle mani del sindaco, le deleghe e gli incarichi, abbandonando così il gruppo consiliare “Amalfi da Vivere”. In particolare Matteo Bottone (tra l’altro già assessore provinciale) ha lasciato la delega all’ambiente e al patrimonio, mentre Milano quella al turismo, cultura e comunicazione, mentre De Riso quella allo sport. I tre raggiungono Gennaro Pisacane all’opposizione, il primo a sganciarsi dall’amministrazione Del Pizzo che, numeri alla mano, oggi è giunta al capolinea. «Riteniamo che il tentativo di imprimere innovazione – si legge dalla nota indirizzata al sindaco -, maggiore trasparenza e concreto cambiamento, richiestoci dalla stragrande maggioranza degli amalfitani, sia riuscito solo in alcuni settori della vita amministrativa. Per essere pieno e compiuto, sarebbe dovuto passare per un rinnovamento vero della struttura organizzativa comunale, in particolare dell’Ufficio Tecnico Lavori Pubblici, come da noi richiesto a gran voce sin dall’atto di insediamento. Una problematica che viene da lontano e sollevata a più riprese, verso la quale in passato abbiamo fatto passi indietro nel nome dell’integrità dell’Amministrazione. Nelle ultime settimane essa si è solo acuita, con episodi che hanno rappresentato nient’altro che la celebre “goccia che fa traboccare il vaso”. Di fronte a queste istanze di rinnovamento, in tutta risposta, abbiamo ottenuto solo il mancato rispetto degli impegni assunti, non ultimo, da te sottoscritti con tutta la maggioranza prima dell’ultimo Consiglio comunale, con modalità maldestre e giustificazioni buone solo a mortificare intelligenza e buon senso delle persone. Il conseguente deterioramento dei rapporti politici oltre che umani, è dovuto alla volontà di suffragare queste non-scelte, col risultato di farci sentire sempre più un corpo estraneo all’interno della tua amministrazione. D’altronde, anche la mancata convocazione del Consiglio entro la scadenza del 30 novembre, prevista per legge, va nella stessa direzione: dilatare i problemi nel tempo pur di non affrontarli e rifuggire il confronto. In un tale contesto di sfiducia, di incapacità di gestire i rapporti e di mancanza di univocità di intenti, dobbiamo prendere atto in maniera irreversibile dell’impossibilità di proseguire efficacemente il nostro mandato. Pertanto, abbiamo deciso di rimettere irrevocabilmente gli incarichi e le deleghe da te attribuiteci e di ufficializzare la nostra uscita dal gruppo consiliare “Amalfi da Vivere”». Solo lunedì i consiglieri comunali di minoranza Torre, De Luca, Amendola e Amatruda, avevano inoltrato richiesta al Prefetto di scioglimento del Consiglio comunale per la mancata approvazione dell’assestamento di bilancio. All’orizzonte ora, le dimissioni dei consiglieri comunali o un passo indietro dello stesso sindaco Alfonso Del Pizzo. Ad eccezione di eclatanti novità, Amalfi con molta probabilità andrà al voto la prossima primavera.