Il giovane maestro ha redatto il primo volume di un manualetto adatto ai piccoli percussionisti in erba, che possono così approcciare da subito i passi orchestrali più noti
Di Gaetano Del Gaiso
Quello della didattica è un universo in continuo divenire, interessato da ben più che pedissequi lavori di ricerca teoretica e pratica volti all’adeguamento degli strumenti didattici agli avanguardistici orizzonti conquistati dal sistema istruzione prima italiano, poi internazionale, in materia di offerta formativa. Lo sviluppo dello strumento della didattica a distanza, necessario al fine di restituire una parvenza di normalità in almeno uno degli aspetti della vita dei giovani rampolli della nostra società in siffatta tignosa e ‘scomoda’ contingenza, ha senza dubbio contribuito a rinfrescare il palato di un sistema scolastico che non assisteva a una rivoluzione simile da quella propugnata da Giovanni Gentile nel ’23. L’introduzione di nuove metodologie didattiche e pedagogiche appositamente concepite per far fronte a un sempre crescente bisogno di strumenti didattici adatti a perseguire l’ideale della didattica inclusiva ha infine subissato il principio di alienazione che riguardava precipuamente gli studenti dai bisogni speciali, sublimando l’istituzione scuola a un’incantevole oasi in cui aborrire e liberare, finalmente, il concetto di ‘diversità’ dalle sue accezioni più negative. Una sorta di Christiania, insomma, ma elevata all’ennesima potenza. In uno scenario così fecondo e fagocitante di nuove idee, ecco presentarsi il giovanissimo percussionista Giuseppe Costa che, col suo agile manualetto ‘La Percussione a Piccoli Passi… Orchestrali’, propone una formula didattica in grado di garantire allo studente un rapido passaggio dallo studio dei principi della teoria musicale alla pratica orchestrale scolastica, attraverso l’applicazione delle nozioni apprese nel corso delle diverse unità didattiche contemplate all’interno del manuale su celebri passi orchestrali per strumenti a percussione. In questo modo, non soltanto viene concessa allo studente la possibilità di poter conoscere e misurarsi con un discreto corpus di brani estrapolati direttamente dalla letteratura orchestrale sinfonica d’ogni tempo, ma anche la possibilità di poter correttamente approcciare i diversi strumenti a percussione in uso in ambito orchestrale. Il manuale dà la scossa subito a tutti con i piatti dell’ ouverture della Carmen di Bizet “Quello straordinario baccano da circo”, come definiva Nietzsche l’inizio del preludio al primo atto di “Carmen” – il cosiddetto tema della corrida, col suo irrompere, creato dal nulla, in un fortissimo capace di intimare perentoriamente all’ascoltatore, ancora titubante, che non può più permettersi, cominciato il rito, di volgere altrove la propria attenzione, per continuare, quindi, col Capriccio Spagnolo di Rimjinski Korsakov, e l’incipit della Turandot, l’Habanera dalla Carmen, il Romeo e Giulietta di Tchaikovkji, o l’ouverture Miniature dallo Schiaccianoci, sino al concerto per orchestra di Bela Bartòk: “lo studente, in questo modo, capirà subito il fine dello studio degli strumenti a percussione e sarà più motivato durante il percorso didattico”, sostiene il giovane percussionista, forte di un trascorso di formazione e di orchestrale di tutto rispetto: una delle tante gemme del nostro conservatorio e del magistero di Mariagrazia Pescetelli, perfezionatosi, quindi, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Strumenti a Percussione e Timpani con il M° Edoardo Giachino e il M° Antonio Catone. Giuseppe Costa ha poi dato ottima dimostrazione dei suoi studi, vincendo numerosi concorsi tra cui l’8° Concorso Internazionale Giornate della percussione di Fermo, sezione Vibrafono solista e il 61° European Muzik Festival of Neerpelt (Belgio). Nel triennio 2013/2015 ha militato fra i ranghi dell’Orchestra della Fondazione ‘Petruzzelli’ di Bari, dopo aver collaborato con istituzioni quali l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro dell’Opera di Roma, del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Arena di Verona e molte altre ancora. Attualmente, Giuseppe, insegna percussioni presso i ‘Corsi Pre-Accademici Costa d’Amalfi’, tenuti in convenzione con il Conservatorio di Salerno Il primo volume di questa fatica letteraria è già disponibile presso i maggiori rivenditori online, mentre è in fase di costruzione un secondo volume che conterrà una graditissima sorpresa dedicata a tutti gli studenti che decideranno di intraprendere un cammino, a piccoli passi, nel mondo delle percussioni.