Alfieri, il giallo del trasferimento da Fuorni a Poggioreale - Le Cronache Ultimora
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Alfieri, il giallo del trasferimento da Fuorni a Poggioreale

Alfieri, il giallo del trasferimento da Fuorni a Poggioreale

La notizia è circolata già nel tardo pomeriggio e trovato conferma. Ma il circolo giornalistico ha messo in allarme Procura e inquirenti che fanno filtrare un’amichevole smentita. Ma sul caso Alfieri qualcosa sta succedendo dentro il Palazzo. IL FATTO Un clamoroso colpo di scena sarebbe avvenuto nell’indagine che ha portato all’arresto Franco Alfieri. Nella giornata di domenica il Dap ha provveduto al suo trasferimeto dal carcere di Fuorni a quello napoletano di Poggiorealee. Come è noto solo il Dap può assumere queste decisioni e pare che la Procura di Salerno non sia stata nemmeno avvisata come da prassi. Una decisione fulminea che lascia spazio a diverse ipotesi. Una notizia clamorosa, come dicevamo e che ha messo a rumore l’intero ambiente giudiziario e non solo quello salernitano. Anche da Napoli la notizia prende quota e ben si comprende che se fosse accertata e divulgata qualcosa nei piani della Procura di Salerno dovrà essere accelerata. Per quale motivo Alfieri doveva lasciare il carcere di Salerno? Diciamo che l’ipotesi più probabile è che Alfieri avrebbe tentato di avere contatti con l’esterno. Forse l’incontro con i propri familiari in carcere, in particolare con il figlio, avrebbe allarmato gli invesstigatori. E’ facile immaginare che lo stesso sia stato intercettato come capita in queste occasioni. Del resto nella stessa motivazione dell’arresto lo stesso Gip aveva motivato la decisione con la capacità dello stesso Alfieri di sapersi relazionare con l’esterno e quindi avere possibili contatti in caso di arresti domiciliari. Una motivazione che può starci ma non convince del tutto. E’ possibile, ma siamo nel campo delle ipotesi, che il trasferimento sia stato effettuato in prossimità di ulteriori arresti, sempre per la stessa indagin,e che come è noto, nella parte che riguarda i rapporti del sindaco di Capaccio con alcuni magistrati, è stata trasferita a Napoli nelle mani di Gratteri. Su questo aspetto, dopo l’anticipazione di Le Cronache, gli inquirenti sono abbottonatissimi. Resta il giallo e con l’indagine in corso è davvero difficile muoversi nei meandri delle notizie viste le 22mila pagine e gli omiss a volontà che lasciano presagire nuovi scenari. Borrelli non si accontenta di quattro lampadine e due pizzini, è convinto che ci sia dell’altro, con un livello politico che potrebbe arrivare ai piani alti. E molto dipenderà dalla decisione del Riesame, allora si capirà dove l’indagine andrà a colpire ancora. O a Fuorni o a Poggioreale per Alfieri cambia solo la cella. Che ci sia movimento è fuori discussione. Allacciate le cinture di sicurezza. *