di Giovanna Naddeo
Didattica all’aperto ispirata alla lezione degli antichi filosofi greci, a contatto con la natura e pur sempre nel cuore della città. E’ l’esperienza scolastica di alcune classi sperimentali del liceo Alfano I. Sotto la guida dei professori Gilda Ricci e Ugo Conciglio, gli studenti escono dalle aule per leggere e apprendere la filosofia negli spazi verdi del Parco Mercatello, spazi antistanti l’edificio scolastico. «L’attivazione di questo percorso didattico è precedente all’emergenza Coronavirus – spiega la professoressa Ricci. – Non ci siamo inventati nulla di nuovo. Diversi studi internazionali dimostrano come l’apprendimento all’aperto assicuri risultati migliori. L’outdoor education è una metologia molto utilizzata all’estero come Finlandia, Germania, Inghilterra. Purtroppo la scuola italiana è estremamente antropizzata. Da qui la nostra idea: nelle belle giornate, tenere le lezioni di filosofia all’aria aperta, emulando la lezione degli antichi». E in questi giorni di sospensione delle attività didattiche in aula, l’iniziativa dell’Alfano I rappresenta una valida e innovativa alternativa. «Il Governo non ha precluso le attività all’aperto – continua Ricci. – Questa mattina terremo lezioni di filosofia ed epica, insieme ai docenti di lettere. Un autentico contagio positivo di saperi, in cui i nostri studenti tornano a dialogare, confrontarsi, guardarsi negli occhi tra loro, passeggiare sotto i portici come i peripatetici, magari prendendo appunti su quaderni e supporti cartacei». E aggiunge: «Piattaforme digitiali? Non le trovo empatiche. Certo, oggi avremo con noi una studentessa convalescente in videochiamata. Ben venga l’utilizzo della tecnologia ma in maniera intelligente e consapevole».