di Monica De Santis
Sarà il “giullar cortese” Gianluca Foresi a riceve questa sera, alle ore 21.15, in largo Santa Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, nell’ambito della XXXVI edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, il premio Peppe Natella. Attore e regista orvietano, da più di 20 anni si esibisce all’interno delle maggiori rievocazioni storiche italiane, Gianluca Foresi dopo la consegna del premio si esibirà in scena con “Scemo profeta in patria”. (ingresso 10 euro). Questo è un periodo di sconvolgimenti e cambiamenti, di perdita di sicurezza e di riferimenti. Tutti noi viviamo dentro questa bolla di indeterminatezza, in cui ognuno prova a proteggersi con gli strumenti che più gli sono congeniali. Lo strumento che utilizza Gianluca Foresi è la satira. Lo spettacolo “Scemo profeta in patria” cerca di attraversare questi tempi difficili per sezionare e difendersi in qualche modo dalle vicende che hanno caratterizzato questo ultimo anno in particolare. Ma non tralascerà di attingere a fatti, eventi, e notizie che hanno caratterizzato la storia passata, anche remota. Uno spazio sarà dedicato anche al grande Poeta toscano di cui ricorrono i 700 anni della morte. Verrà evocato in particolare seguendo il fluire del suo canto più politico e quindi per qualche riguardo anche satirico: il VI del Purgatorio. Per rimanere al presente invece, La satira di Gianluca Foresi prende spunto principalmente da notizie, verificate nella loro veridicità, che riguardano politica, religione, cronaca, e che vengono affrontate con sarcasmo, corrosività e con un pizzico di quel politicamente scorretto che le rende esplosive: in negativo e in positivo. Tutto questo però sarà affrontato senza però mai perdere l’eleganza verbale e il rispetto implicito per quello che è il bersaglio di turno. Più che governare la satira, Gianluca Foresi è e sarà governato da essa, è e sarà trasportato e quasi ipnotizzato. In questo spettacolo non sempre il suo pensiero coinciderà con quello della battuta: la battuta diventerà il pretesto per mettere in evidenza quello che la notizia ci ha fatto dimenticare o quello che altre persone potrebbero davvero aver pensato: assolve a una funzione maieutica, terapeutica quasi, porta alla coscienza quello che era stato rimosso. Ispirandosi alla tradizione medievale dello joculator latino e del jongleur francese, ha reinventato il personaggio del giullare in chiave moderna: il “Giullar Cortese”. Con questo personaggio ha preso parte alla più importanti rievocazioni storiche italiane. Inoltre ha partecipato a due edizioni del “Todi Arte Festival” la prestigiosa rassegna di teatro e arti sceniche diretta da Maurizio Costanzo. Come attore comico ha partecipato a molte trasmissioni su tutto il territorio nazionale alla serie “RideRai”, per la regia di Giancarlo Nicotra in onda su Rai Uno. Inoltre ha preso parte alla trasmissione condotta da Luca Barbareschi Barbareschi Sciock su La7. Per due stagioni è stato al fianco di Marco Baldini su radio Kiss Kiss. Nel 2013 sempre con Marco Baldini ha preso parte alla trasmissione “Il Marchino ha l’oro in bocca” in onda su radio Deejay. Al percorso attoriale affianca quello nelle vesti di autore e regista: da diversi anni tiene infatti corsi e laboratori curando anche la messa in scena di spettacoli storici (medievali e rinascimentali). Ha collaborato con la regista newyorkese Karin Coonrod al progetto italo-americano della Compagnia dei Colombari, portando sulle scene lo spettacolo “Laude in Urbis”, rivisitazione della sacra rappresentazione medievale. Con questo spettacolo l’attore orvietano ha recitato anche a New York all’interno del National Museum of Catholic Art and History nell’East Harlem. Negli anni è stato chiamato anche come consulente e direttre artistico di varie rievocazioni storiche, fra le altre citiamo: “Solomeo Rinascimentale” “Lo Palio de Lo Daino” e “Rinascimento ad Acquasparta”. Dal 2012 tiene ad Orvieto il Corso teatrale “Essere EstroVersi”. Il Laboratorio mira, oltre alla formazione di attori, anche allo sviluppo della propria consapevolezza energetica ed espressiva così da migliorare l’approccio alla vita quotidiana: dalla scuola al lavoro fino ad arrivare alle relazioni interpersonali. Il lavoro si basa sull’utilizzo delle principali tecniche e propedeutiche teatrali, passando anche per un percorso emozionale e motivazionale attraverso l’applicazione di teorie base mutuate dalla psicologia dinamica. IL PREMIO PEPPE NATELLA La sesta edizione del Premio “Peppe Natella”, intitolato al patron della rassegna, colui che 40 anni fa ebbe l’idea di dare vita ad un teatro sotto le stelle nel centro storico di Salerno e che l’ha portata avanti con tenacia fino alla sua scomparsa, prima dello spettacolo del 6 agosto sarà consegnato a Gianluca Foresi, in un breve gala che sarà presentato da Gilda Ricci e Paolo Romano. La serata sarà aperta da Davide Curzio che declamerà “Torneranno le sere”, la poesia di Alfonso Gatto che ha ispirato il titolo di questa edizione dei Barbuti, che è “Ritornano le sere”, declinato al presente in segno di speranza per questa ripartenza. Foresi, conosciuto in Italia e all’estero come “Il giullar cortese” e l’attore e regista orvietano che da oltre un quarto di secolo si esibisce all’interno delle maggiori rievocazioni storiche internazionali, compreso la Fiera del Crocifisso ritrovato a Salerno. Maestro di oratoria, capace di incantare con le sue storie migliaia di persone riunite in cerchio attorno a sé, si ispira alla tradizione medievale dello joculator latino e del jongleur francese, reinventando il personaggio del giullare in chiave moderna e producendo in presa diretta storie e racconti rigorosamente in rima. Il Premio Peppe Natella consiste ne “Il Longobardo”, una scultura ceramica originale del maestro Nello Ferrigno.