Nuovo autovelox sulla Cilentana? È quello che gli agropolesi si chiedono da qualche giorno dato che non lontano dal luogo dove tempo fa era alloggiata la famosa macchina rilevatrice di velocità è stato installato quello che a tutti gli effetti sembra proprio un autovelox. Ad allontanare i dubbi è il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi. Lo fa nella tv privata InfoCilento dove ha partecipato alla consueta rassegna stampa del mattino.
A precisa domanda, il primo cittadino ha come al suo solito messo le mani avanti e si è difeso dicendo che non si tratta assolutamente di un autovelox, bensì di un rilevatore per quella che pare essere una statistica e una rilevazione. Roberto Antonio Mutalipassi, poi, ammette candidamente che tali rilevazioni saranno fatte solo per un arco di tempo limitato e saranno poi inviate ad organi competenti. Ovviamente non finisce qui perché dai risultati si deciderà se installare nuovamente un autovelox in zona.
Sulla Cilentana già c’era, anzi ne sono stati installati ben due di cui uno preso a fucilate e poi mai reinstallati. La struttura per la rilevazione della velocità ha mietuto molte vittime con quelle famose multe del 2017 che il comandante della polizia locale Antonio Rinaldi, a cui si danno tanti meriti tra cui l’aver nominato sua vice e dunque capitano Valentina Nastari, moglie del presidente del consiglio Franco Di Biasi. Se tornerà lo dirà solo il futuro, ma fato sta che su quell’asfalto si piangono ancora tantissime vite. Diversi morti a causa dell’alta velocità, per non parlare dei feriti. Il dibattito, in ogni caso, ad Agropoli è apertissimo. Innegabile l’utilità di un autovelox come deterrente agli incidenti, ma se la storia insegna ogni eventuale decisione sarebbe da ponderare anche per non incappare negli infiniti ricorsi di cui Agropoli ha ancora memoria.
Al netto di ciò, la decisione adesso spetta al comandante Rinaldi il quale ha già deliziato la città con scelte precise e ineccepibili, ad esclusione, ovviamente, degli attraversamenti pedonali che non rispettano cittadini più deboli o disabili.