di Arturo Calabrese
È molto nervosa la maggioranza consiliare di Agropoli. Questo si evince dall’acceso consiglio comunale di ieri, l’ultimo del 2024. Oltre al solito poco rispetto delle istituzioni e dei simboli, bandiere strappate e inno monco, l’assise si è aperta con le dichiarazioni del sindaco.
Roberto Antonio Mutalipassi traccia un quadro idilliaco nell’anno che sta per terminare tra grandi successi raggiunti e promesse rispettate. Non una parola sulla crisi del commercio in città, elemento che tornerà spesso durante la seduta e che sarà anche oggetto di un’inchiesta di questo giornale. Nel suo intervento, Mutalipassi annuncia anche le dimissioni dell’assessore e vice sindaco Maria Giovanna D’Arienzo.
La già amministratrice sarà assunta dal Piano di Zona S8 e ciò la renderebbe incompatibile. Un passo indietro, dunque, doveroso che nulla avrebbe a che vedere con l’altra importante notizia della giornata. Il consigliere Michele Pizza, eletto con la lista “Ci Siamo per Agropoli”, ha deciso di lasciare la maggioranza e di dichiararsi indipendente. Lo fa in maniera molto critica nei confronti dell’amministrazione, accusata, tra le altre cose, di troppa superficialità sotto alcuni aspetti.
«Negli ultimi giorni ho visto molto clamore sulla mia persona – esordisce – vivo e viviamo in una collettività e per tale motivo ho senso di responsabilità. Io non sono qui perché devo portare interessi personali a casa, a differenza di qualcuno. Due anni e mezzo fa – ricorda – quando questa amministrazione si è insediata abbiamo commesso il primo errore e cioè quello di mortificare una persona di Agropoli per allinearci». Seppur non faccia nomi, è chiaro come Pizza si riferisca alla decisione dell’allora giovanissima amministrazione di nominare comandante della polizia locale Antonio Rinaldi, dando il ben servito a Maurizio Cauceglia.
«Abbiamo sbagliato – dice – ed ancora ci penso. Abbiamo colpito qualcuno che ha sempre fatto del bene». Si può pensare che Pizza si riferisse a qualche indicazione da parte dell’allora sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, arrestato il 3 ottobre scorso. «Questa amministrazione pecca di superficialità e lo vediamo nella gestione del commercio. La crisi in città è palpabile. È arrivato il momento di cambiare rotta».
La giunta
C’è adesso da individuare la sostituta di Maria Giovanna D’Arienzo. Il nome che prende quota è quello di Elvira Serra che dai banchi dell’opposizione è passata in maggioranza e completerebbe così il cerchio. Papabili sono anche Alessia Astone, prima non eletta nel Pd e quindi perfetta erede, e Sara Annachiara Spinelli, oggi nel Cda dell’Agropoli Cilento Servizi dopo essere stata candidata. da sciogliere c’è anche il nodo del vice sindaco.
La scelta potrebbe ricadere proprio su una di queste tre donne, ma la cosa potrebbe scontentare una maggioranza già molto spaccata.
Si concretizza, quindi, un rimpasto di giunta: in molto vogliono la testa dell’assessore a turismo e commercio Apicella e non è detto che qualche altro assessore voglia rimanere. Il 2025, si ribadisce, non inizia nel migliore dei modi per Mutalipassi.