Ad Agropoli la campagna elettorale entra nel vivo. Ad aprire il fuoco è il locale circolo di Fratelli d’Italia guidato da Adamo Coppola, ex primo cittadino e predecessore di quel Roberto Antonio Mutalipassi che ha tenuto le redini del comune fino alla pronuncia del Tar e che probabilmente già da oggi verrà sostituito da un commissario prefettizio. I rappresentanti cittadini del partito di governo hanno scritto e fatto affiggere in alcuni punti di Agropoli un manifesto dal titolo “Il sindaco abusivo”, frase che fa il verso ad un famoso film dell’attore partenopeo Alessandro Siani.
Ma la notizia non è questa o in ogni caso non del tutto: la Gamma Tributi S.r.l., concessionaria del Comune, ha coperto tali manifesti con la scritta “affissione abusiva, canone unico patrimoniale”. Il manifesto, secondo la concessionaria e dunque secondo Palazzo di Città, sarebbe abusivo perché non sarebbe stata versata la tassa relativa ma, a ben guardare, lo stesso riporta il timbro col nulla osta dell’Ente. Svista degli uffici o semplice ripicca? Mero errore o prova di forza? Non si sa, ma di certo c’è che qualcosa non è andato per il verso giusto dato che Coppola sostiene di aver pagato e a parlare per lui è la copia del bollettino pagato alle 8.22 di ieri.
«Andiamo al voto ma senza democrazia – dice – il comune prima mette il timbro di regolarità e affigge il manifesto e poi mette la scritta di manifesto abusivo – racconta – ho chiesto spiegazioni e sembra che l’ufficio tributi nell’espletare le pratiche amministrative non abbia seguito le procedure interne! Quindi senza che ci fosse alcuna responsabilità da parte nostra il comando vigili ha proceduto contro il nostro partito, immagino emettendo anche un verbale. È chiaro che invece di riprendere l’ufficio tributi per l’errore si utilizzano i vigili per metterci in cattiva luce. È chiaro a tutti che il sindaco ed il Partito Democratico utilizzano e utilizzeranno la polizia municipale per fare politica».