Agropoli e quei mal di pancia in maggioranza - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

A distanza di oltre un mese dall’arresto per corruzione e turbata libertà degli incanti del sindaco di Capaccio Paestum, presidente della Provincia di Salerno e dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento Franco Alfieri, e mentre si attendono sostanziali novità dalla vicenda giudiziaria, qualche crepa nelle amministrazioni cilentane inizia ad aprirsi.

Ad Agropoli, ancor prima della fatidica data del 3 ottobre c’era maretta all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, ma adesso pare proprio che il mare sia particolarmente mosso. Si sarebbe rafforzata, da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, la richiesta di un rimpasto di giunta e di qualche cambio nei posti apicali.

È la posizione di Elvira Serra a far discutere e una presa di posizione diversa rispetto ai colleghi consiglieri. La già candidata sindaca, poi passata dall’altra parte della barricata, ha votato in modo favorevole ad una mozione del rappresentante dell’opposizione Raffaele Pesce, staccandosi totalmente da giunta e consiglio da parte dei quali erano arrivate parole forti nei confronti dell’atto di pesce: le sue parole erano state definite, tra le altre cose, strumentali. Si parlava di ospedale: l’esponente di “Liberi e Forti” aveva portato l’ospedale nella massima assise cittadina.

Elvira Serra aveva votato favorevolmente, peccando di lesa maestà nei confronti di un Partito Democratico ancora guidato da un libero Franco Alfieri, oggi ai domiciliari. In effetti la stessa consigliera più volte è stata assente in sede di riunione consiliare, elemento che potrebbe esprimere un suo dissenso. Non è da escludere, come detto, un rimpasto nella giunta: nonostante sia fedelissimo del sindaco, l’assessore Roberto Apicella non ha di certo brillato in questa prima parte di esecutivo. L’estate agropolese non è stata ad alti livelli, nonostante si sia parlato di un incremento di presenze, e le sue amicizie con alcune associazioni hanno fatto storcere il naso.

Si ricordano, ad esempio, i fondi dati all’Asp Testene di Annalisa Siano, oggi anche scrittrice, che nel 2022 ha presentato un curriculum falso all’atto di candidarsi al consiglio comunale nel Partito Socialista Italiano, da cui tra l’altro non è arrivata alcuna nota. Tante le iniziative annunciate e poi morte e sepolte come, sempre per fare un esempio, “Radio Apicella, la radio dell’assessore”. Meglio di lui, con facilità, potrebbe operare Franco Crispino, papà del Settembre Culturale, una delle poche iniziative culturali della città. Apicella è tema caldo: c’è chi, senza tanti giri di parole, vuole la sua testa e chi sarebbe pronto a sfiduciarlo.

Discorso a parte per il presidente del consiglio Franco Di Biasi, la cui moglie Valentina Nastari non è più capitano dei vigli di Agropoli. Per lui, si potrebbero aprire le porte della giunta e di conseguenza Elvira Serra potrebbe assurgere a presidente del consiglio. Insomma, tutto può succedere. Al netto di decisioni di qualche procura per il caso Dervit che ad Agropoli ha lavorato ed anche tanto con incarichi più che milionari, che potrebbero creare terremoti, sarà un autunno molto caldo per Mutalipassi e i suoi. La crisi c’è, in particolare senza la guida dell’arrestato Alfieri.

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