Agropoli: cambio al vertice di Guardia Costiera e GdF, ma senza minoranza. «Mancanza di rispetto» - Le Cronache
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Agropoli: cambio al vertice di Guardia Costiera e GdF, ma senza minoranza. «Mancanza di rispetto»

Agropoli: cambio al vertice di Guardia Costiera e GdF, ma senza minoranza. «Mancanza di rispetto»

di Arturo Calabrese

Cambio al vertice per la Guardia Costiera di Agropoli. Il comandante tenente di vascello Alessio Manca subentra all’omologo Valerio Di Valerio. Il passaggio di consegne è avvenuto con una cerimonia tenutasi presso il Castello Angioino – Aragonese e quindi ospitata dal Comune di Agropoli presso un bene pubblico. Presenti, tra gli altri, il locale sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, l’ex di Agropoli e attuale di Capaccio Paestum Franco Alfieri e il primo cittadino di Castellabate Marco Rizzo con fascia di ordinanza ed assessori e consiglieri di maggioranza al seguito.

Il caso

L’invito, dunque, per i “colleghi” di Mutalipassi c’è stato, ma lo stesso non si può dire per altri rappresentanti consiliari, la cui unica colpa è quella di rappresentare la minoranza. Stessa cosa è accaduta per la Guardia di Finanza: anche tra le Fiamme Gialle c’è stato un passaggio di consegne e infatti il maggiore Ciro Sannino ha lasciato il comando al capitano Alessandro Brongo. Nell’occasione, notizia annunciata dal sindaco sulle sue pagine social «è stato inaugurato l’albero della legalità si legge – è stato messo a dimora un ulivo e scoperta una targa commemorativa in ricordo dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a trent’anni dalla loro scomparsa – parola quest’ultima poco consona se riferita a due uomini dello Stato uccisi dalla mafia – un bel segnale, nel segno della giustizia e della legalità per due eroi dei nostri tempi, che hanno dato la loro vita per una Italia più giusta». Questo, nota a margine, mentre la memoria di Peppino Impastato, altra vittima di mafia, è continuamente vilipesa per l’abbandono in cui versa il palazzetto a lui intitolato.

Le cerimonie

Tra i non invitati, infatti, c’è l’opposizione di Castellabate, nelle persone di Domenico Di Luccia, Catina Tortora, Luisa Maiuri e Costabile Nicoletti, e quella di Agropoli, composta da Raffaele Pesce, Massimo La Porta, Bruno Bufano, Gerardo Santosuosso ed Elvira Serra. Il primo tra gli agropolesi non ci sta e manifesta la delusione per quello che viene considerato come uno sgarbo istituzionale perpetrato ai danni delle opposizioni. «Apprendo – scrive Pesce – soltanto dalla pagina Facebook dell’Ente, dell’avvenuto passaggio di consegne al comando della Capitaneria di Porto di Agropoli, con cerimonia presso il castello. Apprendo altresì, attraverso gli organi di stampa, del passaggio di consegne al comando Compagnia Guardia di Finanza. Non essendo stato invitato – aggiunge – né formalmente né informalmente, posso trarre, ancora una volta, l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti della minoranza, la mancanza di rispetto per 2676 agropolesi che mi hanno ufficialmente votato e l’assoluta inosservanza del protocollo comunale». Come detto da Pesce, alle due cerimonie hanno preso parte soltanto i rappresentanti della maggioranza, mentre quelli dell’opposizione, che sono pur sempre dei consiglieri con gli stessi diritti di chi siede negli altri scranni, erano assenti perché non invitati. Come i consiglieri di minoranza, anche la stampa locale non ha avuto alcun invito. Il sindaco Mutalipassi, che continua ad avere evidenti problemi nell’indossare la fascia tricolore, ha però formulato il suo augurio sui social network, strumento sempre più utilizzato dall’ente agropolese per comunicare coi cittadini, ma anche per monitorare ciò che i cittadini scrivono ed eventualmente, come ha detto l’assessore al turismo Roberto Apicella, procedere con relative querele.