Sono giorni di attesa ad Agropoli per l’amministrazione ma anche per la cittadinanza. Il 25 ottobre, infatti, ci sarà l’udienza al Tar di Salerno inerente al ricorso presentato dal consigliere Raffaele Pesce per quanto riguarda la tornata elettorale del 12 giugno del 2022. All’indomani del voto, si dovette attendere ben undici giorni per la convalida dell’elezione del consiglio dato che, stando a quanto detto dal giudice Saporito, presidente della commissione elettorale che parlò di “gravi incongruenze”.
Da qui, il ricorso del rappresentante di “Liberi e Forti” che ha già fatto emergere qualche risultato, tra cui dei verbali che presentano cancellature e correzioni proprio per le cifre numeriche dei risultati. Il 25 ci sarà l’udienza ma è plausibile che la sentenza arrivi il giorno successivo. Su che cosa possa accadere ci sono molte strade: si potrebbe tornare al voto in determinate sezioni e quindi con le liste di giugno, i giudici potrebbero annullare tutto e far tornare al voto ex novo oppure, ancora, scegliere per una terza via. Tutto in bilico, dunque, e i prossimi giorni saranno particolari. Da parte di Palazzo di Città, arrivano testimonianze di serenità e di fiducia nella magistratura, seppur il sindaco abbia più volte accusato il ricorrente di aver creato tale atipica situazione. Pesce, dal canto suo, attende la sentenza non per voglia di vendetta o altro, ma semplicemente perché sia fatta giustizia. Qualora si dovesse tornare alle urne, in molti tra i candidati avranno difficoltà a parlare coi propri elettori ed in primis Bruno Bufano ed Elvira Serra. Entrambi eletti nelle fila della minoranza, sono poi passati dall’altra parte.
Di conseguenza anche coloro i quali sostenevano la seconda, candidata sindaco, troveranno problemi nel farsi trovare perché darebbero man forte all’attuale maggioranza. Tutto può succedere e di certo gli scenari che si presenteranno saranno totalmente inediti. Cosa sicure è che se il Tar dovesse accogliere il ricorso di Pesce, il comune verrà commissariato ed anche l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato del soccombente non potrà evitarlo. L’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi è quindi destinata a finire a breve? Risposta non può esserci, se non con carte e sentenza alla mano. C’è da aspettare e solo il tempo oltre che i giudici potranno scrivere la parola fine all’intera vicenda, ovviamente senza tenere conto di eventuali altre decisioni da parte di chi soccomberà in giudizio.