Correva l’anno 2018 e l’attuale sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi era assessore al bilancio sotto il primo cittadino Adamo Coppola, all’epoca ancora delfino di Franco Alfieri prima che gli venisse preferito chi poi lo ha succeduto a Palazzo di Città. Nella seduta di consiglio comunale del 16 ottobre di quell’anno, l’assessore Mutalipassi propose al consiglio comunale il ritiro della discussione all’ordine del giorno “Approvazione regolamento per la concessione in uso delle aree del centro visite Trentova Tresino”.
Il consiglio comunale lo approvò. Fin qui, tutto normale e non c’è nulla di così complicato o eclatante, ma un piccolo excursus storico è sempre utile. Un’utilità che si riscontra quando, tornado all’attualità o più precisamente al recentissimo passato, la giunta comunale di Agropoli, composta dal sindaco, dal vicesindaco Maria Giovanna D’Arienzo e gli assessori Emidio Cianciola, Rosa Lampasona, Giuseppe Di Filippo e Roberto Apicella, concede la struttura all’associazione “Italy Social Tourism”. Questo accadeva il 2 settembre del 2022 e la concessione era stata fatta per la realizzazione dell’evento “Festa r’alici”, un appuntamento enogastronomico basato sul prodotto ittico tipico agropolese. Tutto regolare anche qui? Non proprio e a spiegarlo è il consigliere comunale di opposizione, rappresentante di “Liberi e Forti”. «Il regolamento consiliare “per la concessione in uso delle aree del centro visite Trentova Tresino”, proposto al consiglio comunale nel 2018 – dice – fu ritirato nella stessa seduta su richiesta dell’allora assessore al bilancio. Lo stesso regolamento – e qui la particolarità – di fatto inesistente, è stato richiamato come presupposto per la deliberazione n. 256 del 2022 per la Concessione Utilizzo Centro visite Trentova Tresino ad una associazione, dalla Giunta comunale presieduta dal richiamato assessore oggi Sindaco».
Insomma, Roberto Antonio Mutalipassi ha concesso la struttura all’associazione, su cui è difficile far luce dato che il sito internet relativo risulta non raggiungibile, richiamando un regolamento inesistente che lui stesso ha revocato nel consiglio comunale del 2018. Una vicenda che ha dell’altro ed è ancora Pesce a spiegare con dovizia di particolari: «L’associazione a cui è stata affidato il centro visite aveva come vicepresidente uno degli assessori dell’attuale giunta – le parole del consigliere – la stessa associazione gestisce l’evento fornendo somministrazione di cibi e bevande senza la prevista dichiarazione/autorizzazione ed ovviamente lo fa percependo denaro. Un avventore – e qui una grave accusa – riferisce di aver chiesto di pagare con la carta di credito ed aver ricevuto uno scontrino emesso non dall’associazione ma da una attività ricettiva appartenente al presidente dell’associazione, quindi il versamento è sul conto privato del percepiente presidente». Mistero fitto, si ribadisce ancora, sull’associazione: la pagina social presenta varie foto di eventi agropolesi, tra cui spiccano il sindaco e l’assessore al turismo Apicella, di locali privati e di promozione di case vacanza. Il sito internet non è più attivo e non c’è traccia di nomi del direttivo o della presidenza.