Agro, sindaci promossi e bocciati - Le Cronache Provincia
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Agro, sindaci promossi e bocciati

Agro, sindaci promossi e bocciati

Antonio Migliaccio

Mentre l’Agro brucia, il caldo è asfissiante e la gente che può cerca di fuggire su qualche spiaggia cilentana, la politica non smette neanche a ferragosto di progettare sottobanco, di cercare accordi e di pianificare candidature e voti. L’imminenza delle elezioni regionali, ma anche le situazioni poco fluide di Pagani, Angri, e Nocera Superiore rendono il clima ancor più rovente. A Pagani le vicende giuridico-amministrative si confondono e si sovrappongono a quelle del futuro elettorale, con il sindaco De Prisco ormai arrivato al capolinea. A Pagani, infatti, l’europarlamentare Alberico Gambino, questa volta non potrà rendere il favore elettorale all’ex sindaco di Sant’Egidio Montalbino, Nunzio Carpentieri specie se il candidato per eccellenza di FdI sarà Italo Cirielli. Per Carpentieri dovrebbe bastare una promessa….quella di una candidatura sicura alle prossime elezioni parlamentari: Camera o Senato uguali sono. Non va sottovalutata neanche la discesa in campo di Rosaria Aliberti, figlia del sindaco di Scafati che a Pagani ha da sempre contato su un consistente serbatoio elettorale e non vanno sottovalutate le dimissioni a Nocera Superiore, del presidente del Consiglio Comunale Teo Galante Oliva. Il giovane Oliva tra i primi eletti appena due anni fa è molto ben voluto sia tra la gente, sia tra gli ambienti cattolici della frazione Pecorari, la più consistente elettoralmente del’intera città. Le motivazioni poi con cui si è dimesso dalla carica obbligano ad un pensiero serio sui metodi e sulle verità che si nascondono dietro la sindacatura di Gennaro D’Acunzi, specie quelle relative a qualche tecnico che proviene da una esperienza di destra e che pare condizioni non poco le scelte politiche. Teo Oliva è stato uno dei giovani più votati nella compagine di D’Acunzi che vinse le elezioni e quella novità e quella democrazia di cui il sindaco si riempie tanto la bocca viene brutalmente messa in discussione dalle dichiarazioni del dimissionario presidente del Consiglio. Cosa che aumenta la confusione anche alla luce delle voci che vorrebbero Pasquale D’Acunzi, fratello di Gennaro, e vero politico della famiglia, in cerca di una candidatura alle prossime regionali. Qualcuno indica la Lega come partito di arrivo, ma anche Noi Moderati e FdI potrebbero far parte del ventaglio della scelta. Cosa si nasconde allora dietro le dimissioni di Oliva? Solo una contestazione sui metodi poco democratici del sindaco, o la contrarietà ad una strategia politica di destra che non corrisponde alla tradizione familiare della famiglia Oliva il cui padre da sempre è stato un esponente importante del sindacalismo di sinistra in tutta la provincia di Salerno? Viaggia tranquillo a Nocera Inferiore il sindaco Di Maio, grazie anche alla totale assenza di una opposizione credibile. Tutto fila liscio invece a Roccapiemonte dove Carmine Pagano veleggia incontrastato e a Castel San Giorgio dove Paola Lanzara riesce a governare senza scossoni nonostante la non brillantezza di chi la circonda, ma anche grazie al fatto che il Pd, il partito della Lanzara, non riesce a trovare una alternativa alla sfida. Dimostra serietà e competenza, invece, Gianni Iuliano a Bracigliano dove il paese sembra tronato alla vecchia serenità e a una gestione che privilegia le caratteristiche che da sempre ne hanno fatto un paese da “buen retiro”. Insomma Pasquale Aliberti resta nonostante tutto il sindaco dell’Agro nocerino oltre che più competente l’unico a saper sfruttare i mezzi di comunicazione e a dare dei punti a tutti gli altri. Piaccia o no, l’Agro nocerino è sempre più un territorio nel segno degli Aliberti.